Regia di Raúl García vedi scheda film
L'universo letterario di Edgar Allan Poe perfettamente sintetizzato in un'antologia suggestiva e altamente artistica. Le animazioni, di diverso stile, si adattano mirabilmente al testo. Ottimo anche l'accorgimento sonoro. Incantevole.
Un corvo, volteggiando verso un cielo oscurato da nubi e affollato da foglie cadenti, finisce il volo posando le zampe su una statua di un cimitero. Fissa con sguardo triste le riproduzioni in pietra di Ligeia, Annabel, Berenice, Virginia. Improvvisamente un'altra statua, dalle sembianze austere e a braccia aperte, accoglienti, rivolge la parola. Il Corvo non è altri che Edgar Allan Poe, al quale un'altra forma di vita è (forse) stata concessa, mentre la statua parlante è la Triste Mietitrice, in vena di ricordare personaggi e situazioni delle storie, scritte da Poe, in forma di racconti fantastici.
The fall of the house of Usher (****)
Frederick, dopo lungo tempo di lontananza, rispondendo ad una richiesta di aiuto dell'amico Roderick, si precipita nella decadente dimora in cui Usher vive, in sola compagnia dell'ammalata sorella Madeline. Roderick si presenta in precarie condizioni di salute, manifestando una inspiegabile decadenza psicofisica che subisce -quella stessa notte- un ulteriore tracollo a causa dell'improvvisa morte della sorella.
"Lo sento e l'ho sentito. L'abbiamo messa viva nella tomba! Ti dico che ho sentito i suoi primi deboli movimenti nel fondo della bara. Gli ho sentiti molti, molti giorni fa. Il graffiare la bara e i cardini di ferro della sua prigione, e le sue lotte all'interno del rame... " (Roderick all'amico Frederick)
The tell tale heart (*****)
Ossessionato da un anziano con uno sguardo inquietante, un uomo ne pianifica con parsimonia il delitto. Senza fare i conti, però, con la coscienza.
The facts in the case of M. Valdemar (****)
Il moribondo Valdemar accetta la richiesta del medico curante: essere mesmerizzato in articulo mortis. Attuata la macabra pratica, il corpo di Valdemar -in sospensione dalla rigidità cadaverica ed estraneo alla decomposizione- viene monitorato per mesi da un'equipe medica.
"Le estremità del paziente erano di una gelida freddezza. Eppure, l'aspetto generale non era quello della morte."
The pit and the pendulum (*****)
Toledo, pieno medioevo. Sottoposto ad una brutale detenzione, un prigioniero dell'Inquisizione spagnola tenta di sopravvivere a svariati tormenti, compreso quello del "pendolo": un enorme lama che, calando lentamente, si avvicina al corpo dello sventurato, costretto all'immobilità da robuste corde.
The masque of the red death (***1/2)
Medioevo. Nonostante il flagello della peste stia decimando la popolazione, il principe Prospero -in totale disprezzo del prossimo- indice un baccanale nel lussuoso castello, riservato solo ad illustri e nobili ospiti.
Finito di raccontare le storie, la statua parlante si rivolge al corvo, manifestando esplicitamente la sua "identità".
"Hai dedicato tante pagine al mio nome, accarezzando la mia faccia con le tue poesie, baciando le mie labbra con la tua prosa. Tutte lettere d'amore velate, indirizzate a me. Mi temi, eppure tu sei attratto insaziabilmente. Vieni con me. È tempo (...) Sei già morto. Come puoi ricordare la tua morte? La tua vita non vale più la pena di essere vissuta. Vieni da me, per incontrare i tuoi stessi fantasmi, le persone che hai amato e perso per sempre. Vieni ora, Poe. Tu mi ami. Sei stato un cadavere che camminava tra i vivi, per molto tempo Edgar (...) Tutti soccombono alla mia prodezza: il povero, il debole; il ricco, il potente. Tutti si inchinano davanti a me."
Sostanziosa (2.000.000 di dollari) coproduzione internazionale tra Spagna, Lussemburgo, Belgio e Usa che mette assieme due corti girati da Raul Garcia in anni differenti (The tell tale heart del 2005 e The fall of the house of Usher del 2012) a completamento di un'antologia composta anche da materiale realizzato ex-novo. Fedele alla poetica del gracile e malinconico scrittore di Baltimora, Garcia realizza un sorprendente compendio delle ossessioni visionarie di Allan Poe, assemblando cinque dei migliori racconti. Non solo il testo -e non poteva essere diversamente data la fonte- appare eccezionalmente coinvolgente e romantico, ma l'insieme dei segmenti presenta differenti approcci all'animazione. Garcia riesce a rendere omogeneo il tutto, grazie anche alla cornice tra il Poe/corvo e la Morte/statua.
Oltre a una particolare attenzione all'aspetto sonoro (stupendo il brano di Sergio de la Puente per il sublime episodio The pit and the pendulum), e una maniacale cura ai dettagli e ai colori, indovinata appare la scelta di ospitare, sottoforma di voice over, personaggi celebri. Così Christhopher Lee presta il suo tono al protagonista narrante di The fall of the house of Usher; Julian Sands è ospite del segmento The facts in the case of M. Valdemar; Guillermo Del Toro è la voce angosciata del sofferente recluso a Toledo, in The pit and the pendulum; Roger Corman pronuncia l'unica battuta presente in The masque of the red death; mentre particolarmente suggestiva, e in perfetto tono, figura una vecchia registrazione di Bela Lugosi, a completamento di The tell tale heart, il segmento più onirico e visionario, disegnato in bianco e nero.
Restano da segnalare un paio di particolarità: il tratto dell'ultimo episodio, con tonalità acquerello e vivaci colori; il disegno davvero realistico del segmento The pit and the pendulum, episodio che contende -anche grazie ad un suggestivo uso dello split screen (!) e alle sbilenche prospettive- assieme a quello in bianco e nero, il primo posto per inconsueto e mirabile risultato. Extraordinary tales merita, per fenomenale qualità artistica, di rientrare tra i migliori film di animazione degli ultimi dieci anni.
"Una volta, a mezzanotte, mentre stanco e affaticato
meditavo sovra un raro, strano codice obliato,
e la testa grave e assorta — non reggevami piú su,
fui destato all’improvviso da un romore alla mia porta.
'Un viatore, un pellegrino, bussa — dissi — alla mia porta,
solo questo e nulla più!'"
(dalla poesia Il corvo)
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