Regia di Kenneth Lonergan vedi scheda film
Buono. Occhio, qua non si ride, non si sorride, al massimo servirà empatia per le sfighe dei vari protagonisti, poveracci.
Sono andato subito a vedermi la cartina, ma Manchester è sul mare? No, ma è molto vicina, tra l’altro è bel ripasso, Liverpool e Leeds sono attaccate a Manchester. Ma basta vedere poco del film per capire che guidano giusto e forse c’è una Manchester in USA…e scoprire che in USA è pieno di città che si chiamano Manchester. Questo film è ambientato dunque a Manchester, quella che si chiama Manchester – by – the – sea, nel Nord Est del Paese, che il confine canadese non è lontanissimo. Al di là che forse il titolo è allora scritto sbagliato (ma l’originale era giusto!!), abbiamo un film drammatico di una certa tristezza, cosa che non impedisce affatto che sia anche con un certo ritmo, avvincente, interessante. Si narra del protagonista, che ha un passato di disgrazie, che perde il fratello e deve badare al figlio di lui, cioè suo nipote. Ciò lo porterà a fare i conti con gran parte della sua vita e non si sa se ce la farà, perché è piegato assai dalla vita e cerca la fuga nell’alcool, spesso. Il film non è niente male, mi è piaciuto, è ben scritto, ben diretto, ben recitato. Non mi sono esaltato e darò un 7, ma è un buon film. Ottimo il protagonista Casey Affleck, poi qua al premio Oscar per migliore attore; premio andato anche alla sceneggiatura. Altre 4 statuette in ballo ma lì solo nomination. Per Affleck anche il Golden Globe, con questo film. Il grande pubblico è rimasto decisamente più entusiasta di me; i costi sono stati nulli e gli incassi, benchè poca roba, ne hanno decretato il limitato successo. Entusiasta anche la critica d’Oltremare; quella che seguo io, meno.
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