Se volete passare una serata spensierata, girate al largo.
Se volete sentire il cuore vibrare, siete nel posto giusto.
Preparatevi.
Preparatevi a scene che bussano allo stomaco ed entrano facendo male.
Preparatevi a momenti che entrano di forza nel cuore e lì picchiano.
E non è la trama, di per se drammatica, a toccare certe corde. Sono le parole non dette, sono gli sguardi indolentemente magnifici di Casey Affleck, sono i capi chini per quello che non si riesce a pronunciare, sono le scuse per il male fatto presentate troppo tardi, sono quegli abbracci che il protagonista non riesce a dare.
La magnifica colonna sonora di Lesley Barber non giganteggia, ma segue le onde delle emozioni in maniera eccellente.
Alla morte di suo fratello, a Lee (Casey Affleck) viene affidata la custodia del nipote adolescente. Lee è costretto quindi a tornare nella città dove un tempo viveva e che ha lasciato dopo un grande dramma che scopriamo nel corso della pellicola. I ricordi, le necessità e lo scorrere della vita quotidiana mettono i protagonisti di fronte a dolori irrisolti e a risposte che devono essere cercate.
Un film magnifico che ruota intorno al personaggio di Lee al quale Affleck riesce a dare un realismo inaspettato e che gli è valso il riconoscimento del Premio Oscar.
Se volete passare una serata spensierata, girate al largo.
Se volete sentire il cuore vibrare, siete nel posto giusto.
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