La recensione su Manchester by the Sea

di alan smithee

8 stelle

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2016 - SELEZIONE UFFICIALE

Quando il destino sembra accanirsi contro qualcuno, costui potrebbe esemplarmente essere rappresentato da Lee, melanconico (ne conserva ottime ragioni che ci vengono raccontate poco per volta grazie ad un dosaggio accurato ma complesso di flashback) trentacinquenne solo, ma ne' per scelta, né da tutta la sua esistenza.

Anzi, lo vediamo anni prima, ragazzo attraente con moglie bellissima e tre figli bambini e neonati.

Poi un giorno il fratello maggiore muore improvvisamente di infarto, conferendogli il ruolo tutoriale nei confronti dell'esagitato e vitale nipote adolescente, pure lui ormai solo.

Compresi i motivi per cui Lee si è ritrovato di colpo senza famiglia, assistiamo all'incontro tenero, titubante, ironico ma sincero di due solitudini: una scientemente ricercata dopo la tragedia, l'altra ritrovata, dopo una ulteriore ultima tragedia.

È molto bravo il regista Kenneth Lonergan a bilanciare con garbo le due storie, ad intersecandosi con finezza riuscendo a toccare le corde dell'emozione senza per questo ricorrere a melensaggini o pietismo.

E in una Manchester copia americana, fotografata insistentemente, e coerentemente dal mare come suggerisce quel tirolo affascinante ed evocativo, Casey Affleck è davvero potente in questo suo ruolo che alterna scatti di disperazione (la scena del mancato suicidio in centrale di polizia fa male tanto ha il potere dirompente di scuoterci) ad atteggiamenti di autoironia che lo rendono unico.

Nel potente film e' presente pure uno dei più struggenti, ironici e, nonostante tutto, divertenti rapporti zio/nipote che si siano visti da anni al cinema.

Quando la tragicità della vita crea connubi insospettabili e di fatto indissolubili.

Per lui una giustizia divina prenoterebbe a suo favore almeno una nomination come miglior attore protagonista prossimi Oscar. Ce lo auguriamo perché Casey è davvero un grande attore e qui rende il film, di per sé già molto riuscito, una vera rivelazione.

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