Trama
Berlino, 1940. Otto e Anna Quangel, una coppia della classe operaia tedesca, ricevono una terribile notizia: il loro unico figlio ha perso la vita in battaglia. I due decidono allora di combattere il regime nazista iniziando una campagna di resistenza basata su delle cartoline contro Hitler. Ben presto, la Gestapo inizierà a dar loro la caccia.
Approfondimento
LETTERE DA BERLINO: OPPORSI A HITLER
Scritto e diretto da Vincent Perez, Lettere da Berlino ci porta nella Berlino del 1940 quando, con tutta la città paralizzata dalla paura, Otto e Anna Quangel, una coppia della classe operaia che vive in un condominio malandato, cerca come ogni altro di tenersi fuori dai guai sotto il dominio nazista. Quando però Hans, il loro unico figlio, viene ucciso al fronte, i due sono spinti dal dolore a mettere in atto un atto di resistenza fuori dal comune. Iniziano infatti a spedire cartoline anonime per tutta la città allo scopo di attaccare Hitler e il suo regime. Qualora venissero catturati, i due rischierebbero senza dubbio la morte. La loro campagna di denigrazione arriva presto all'attenzione dell'ispettore della Gestapo Escherich, dando inizio a un micidiale gioco del gatto col topo. La caccia ai loro danni non fa altro che rafforzare Otto e Anna, che vedono lentamente la loro povera vita e il loro matrimonio trasformarsi in una continua ribellione, tanto tranquilla quanto profonda.
Con la direzione della fotografia di Christophe Beaucarne, le scenografie di Jean-Vincent Puzos, i costumi di Nicole Fischnaller e le musiche di Alexandre Desplat, Lettere da Berlino offre uno spaccato della vita in Germania sotto il regime di Hiltler, mostrando come la paura dell'ignoto pervadeva la gente, non sempre disposta ad assecondare i dettami governativi. La differenza con molti altri film (soprattutto di produzione tedesca) che raccontano quel periodo sta nella volontà di voler ripercorrere la "ribellione" di una coppia della classe operai, la cui enorme storia non è destinata a cambiare la Storia. Grazie alle cartoline, i Quangel riscoprono anche il sentimento che li unisce e ridanno valore all'amore, prima di avviarsi a una tragica fine.
Curiosità
DA UN ROMANZO DI HANS FALLADA
Lettere da Berlino è l'adattamento del romanzo Ognuno muore solo di Hans Fallada. Pubblicato nel 1947, subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, il romanzo è divenuto un best seller in tutto il mondo grazie a una nuova pubblicazione (ridotta) in lingua inglese nel 2009. Basato su una storia vera, con il suo racconto potente e redentore, è stato descritto da Primo Levi come "il più grande libro mai scritto sulla resistenza tedesca al nazismo". A fornire a Fallada gli elementi per la storia dei Quangel è stato un amico scrittore, che gli ha dato dei file segreti della stessa Gestapo.
Le cartoline anonime scritte dai Quangel nel corso di 18 mesi, prima di venire catturati, raggiunsero il numero esorbitante di 285.
Il romanzo di Fallada ha tuttavia avuto altre trasposizioni televisive. Il primo adattamento per la televisione della Germania dell'Ovest è del 1962, a cui sono seguiti poi la versione per la tv della Germania dell'est del 1970 e una nuova trasposizione per la Repubblica Ceca nel 2004.
Il cast
Classe 1964, Vincent Perez è nato a Losanna, in Svizzera, da madre tedesca e padre spagnolo. Ha iniziato la sua carriera come attore muovendo i primi passi sui palcoscenici teatrali con opere classiche, che spaziano da Shakespeare a Chekhov. Esordisce al cinema nel 1986 ma i suoi primi memorabili ruoli sono come… Vedi tutto
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Commenti (4) vedi tutti
Lettere da Berlino diretto da Vincent Pérez e’ il classico film sul periodo nazista, in una Berlino algida e fredda, molto ben fotografata in modo cupo.
leggi la recensione completa di claudio1959Da vedere per l'ambientazione e per capire la situazione dei berlinesi durante la guerra... Brendan Gleeson strepitoso.
commento di Aiace68Bravi i protagonisti. Apprezzabile il far vedere che qualche forma di opposizione al regime nazista c'era anche in Germania. Per il resto la storia sembra un po' allungata per farla durare il tempo di un film.
commento di Artemisia15936/7 voto
commento di paolofefe