Regia di Denny Tedesco vedi scheda film
«Non avrete mai sentito il suo nome nella vita, ma di sicuro avete sentito la sua chitarra» dice il mezzobusto della CNN?annunciando la morte di Tommy Tedesco, prima che partano i giri di chitarra delle sigle di Bonanza e Batman (le serie). Una vita da mediano quella del padre del regista di La fabbrica del rock, ma non solitaria. Tommy Tedesco fece parte del Wrecking Crew di Los Angeles, il più stupefacente ensemble musicale di pop e rock (ma venivano tutti dal jazz, of course) mai apparso sul pianeta Terra. Non ci credete? La fabbrica del rock è il film che riscrive la storia dei quattro quarti secondo l’ottica loro e di chi ne riconobbe il valore assoluto. Suonarono con tutti, e quasi sempre nell’ombra. Il film comincia con il dialogo tra Brian Wilson e Tedesco durante le session di Pet Sounds, il disco che Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band cercò (vanamente?) di eguagliare. Phil Spector chiamava questi signori e diceva loro, più o meno: «Ho un disco insipido da trasformare in UFO, vi prego, venite!». Lui inventò il Wall of Sound ma loro lo suonarono! Frank Zappa al solo nominarli si inginocchiava (infatti li volle più volte al suo fianco), ed è roba loro Be My Baby delle Ronettes. Ma loro chi? Oltre a Tedesco, la stupefacente Carol Kaye alla chitarra, Earl Palmer e Hal Blaine alla batteria, Bill Pittnam al basso, Plas Johnson al sax e tanti altri. I superstiti si raccontano in questo commovente film. Play it loud!
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