La recensione su Ai poeti non si spara

di mm40

3 stelle

Il direttore della ditta Kerr, produttrice dell'omonimo formaggino, è molto preoccupato per il fatturato in calo. Tenta così di riorganizzare la fabbrica mettendola in mano al sofisticatissimo computer Gordon, dotato di libero arbitrio. Ma non di tatto, sentimenti o morale, ovviamente.

Nel 1965 Vittorio Cottafavi diresse parecchi lavori per la televisione; regista fra i più impegnati dalla Rai, il Nostro in quello stesso anno diresse il mirabile Vita di Dante, una versione dell'Antonio e Cleopatra di Shakespeare e altre tre opere 'minori', fra le quali questa trasposizione dell'omonima commedia teatrale di Luigi Malerba. Proprio Malerba scrive la sceneggiatura per la pellicola, sebbene per dialoghi, scenografie (e cambi di scena), recitazione il film si discosti molto poco da una messa in scena sul palco. Bianco e nero, un'ora tonda di durata, con interpreti principali ben funzionanti, sebbene manchino nomi di vasto richiamo: Tino Bianchi, Oreste Lionello, Renzo Palmer, Mimmo Billi, Antonella Della Porta. Colonna sonora a base di musica elettronica dell'epoca: coraggiosa, poco efficace, ma che si lega bene alla trama futuristica e vagamente ansiogena (kafkiana all'acqua di rose, insomma) dell'opera. 3,5/10.

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