Regia di Elia Kazan vedi scheda film
Un'eccellente critica degli Stati Uniti, del potere della televisione, della fama, del pubblico, dello scadimento culturale e del rapporto malato tra spettacolo e politica. Qua e là appare forzato ma spesso è geniale, lucidamente pessimista (ma davvero tanto pessimista) ed incredibilmente profetico. Gli attori sono tutti diretti magistralmente, iniziando da Solitario Road (Andy Griffith) che da vagabondo qualunque, onesto, semplice e schietto, diventa una star della tv brutale, odiosa e senza scrupoli; ma, a parte lui, tutti gli altri personaggi restano più o meno impressi, soprattutto un Walter Matthau (nel ruolo di un acuto scrittore) che forse rappresenta l'unico barlume di speranza che Kazan dona al film. E' magistrale Kazan nella direzione di Griffith, riuscendo prima a farci affezionare a lui e poi, pian piano, a disilluderci man mano che aumenta il suo successo, facendo sì che il suo personaggio diventi sempre più piccolo man mano che si fa grande e, nel finale, lo priva totalmente della sua dignità; della stessa dignità di cui priva il pubblico americano, disposto a bersi ed ad idolatrare qualsiasi soggetto supportato dai media e della stessa dignità di cui priva gli editori, i giornali e la televisione, che sono in prima fila quando si tratta di creare un volto nuovo dal nulla ed altrettanto in prima fila quando si tratta di distruggerlo. Per certi versi, qui Elia Kazan è l'antiFrankCapra.
Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:3 impegno:3 tensione:3
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