Scoperto da una brillante cronista di una piccola stazione radio di Pigott, Arkansas, Solitario Rodhes è un cantautore girovago che in breve lasso di tempo diventa un personaggio di successo. Il suo potere e la sua influenza sul pubblico sono tali da scatenare in lui un'ambizione che lo porterà alla rovina. Da Elia Kazan un esempio eccellente di feroce realismo americano che ci dà un ritratto impietoso degli Usa negli anni Cinquanta, e dei pericoli dei mass-media. Sceneggiatura di Budd Schulberg.
Una feroce critica della demagogia politica-spettacolo massmediatica centrata sul culto delle masse nei confronti dell'individuo carismatico finanziato dai poteri forti. Ma cosa c'è di più attuale. Ottimo film.
Un individuo dona ad un altro individuo un pò di potere, quest'ultimo riceve e accetta il potere. A questo potere ci viene dato un nome "Lonesome", egli riceve e accetta il nome. Il nome diventa verbo della folla, egli riceve e accetta la folla. La folla acclama, obbedisce e dona potere a Lonesome, egli riceve e accetta la folla, l'acclamazione e l'obbiedienza. Egli fallisce, la folla lo… leggi tutto
E' da tempo che riflettevo sulla creazione di una palylist personale - di film e telefilm - che possa mettere in evidenza temi importanti della storia umana e della società odierna. Alcuni di questi film sono…
Nel linguaggio delle comunicazioni di massa: complesso degli utenti che seguono contemporaneamente una determinata rete o un determinato programma trasmesso da un mezzo di comunicazione.
Perseguita ad ogni costo,…
Un'eccellente critica degli Stati Uniti, del potere della televisione, della fama, del pubblico, dello scadimento culturale e del rapporto malato tra spettacolo e politica. Qua e là appare forzato ma spesso è geniale, lucidamente pessimista (ma davvero tanto pessimista) ed incredibilmente profetico. Gli attori sono tutti diretti magistralmente, iniziando da Solitario Road (Andy…
Una denuncia del potere manipolatorio della televisione sulle masse e sull'influenza di questo potere televisivo nell'agone politico. Una denuncia che, vista oggi, suona anche come una matura riflessione (e il film ha 56 anni!) su come si possano creare, dal nulla, dei personaggi politici, tanto matura che è ancora valida oggi e qui da noi. Al di là dell'efficacia spettacolare (che pure c'è…
Ieri sera ho visto,anzi rivisto dopo tanti anni,I GIORNI DEL VINO E DELLE ROSE di B.Edwards,film meraviglioso e terribile,sono rimasto impressionato oltre che dalla performance di Lemmon anche dalla straordinaria prova…
Un individuo dona ad un altro individuo un pò di potere, quest'ultimo riceve e accetta il potere. A questo potere ci viene dato un nome "Lonesome", egli riceve e accetta il nome. Il nome diventa verbo della folla, egli riceve e accetta la folla. La folla acclama, obbedisce e dona potere a Lonesome, egli riceve e accetta la folla, l'acclamazione e l'obbiedienza. Egli fallisce, la folla lo…
Grazie alla Mediateca di Milano (Archivio RAI), due ore di godimento totale a vedere, finalmente, "Un volto nella folla" (A face in the crowd) di Elia Kazan. Mi ha conquistato subito: travolgente nel ritmo, visionario nelle intuizioni, recitato da una squadra di attori in stato di grazia: non solo Walter Matthau, Anthony Franciosa e Lee Remick (tutti qui in ruoli minori), ma sopratutto gli…
Protagonisti sul palco o vagabondi solitari con la chitarra sulla spalla, guitar heroes come spadaccini invincibili e menestrelli da falò sotto le stelle. In molti, sul set, hanno imbracciato lo strumento musicale che…
Il cinema ha fatto a pezzi la tv, evidenziandone gli aspetti critici, svelando retroscena e manipolazioni, descrivendo la vita di redazione e la nascita delle notizie (vere e false). Dalla vita in diretta di Truman…
"Un volto nella folla" diretto nel 1957
da Elia Kazan,che io lo definisco straordinario
e strepitoso per come il regista critica il
sistema Americano e per come i mass-media
portano in cielo un personaggio e per poi
sprofondarlo da dove è arrivato.
Il Film è tra "Quarto potere" e "Tutti gli uomini
del Re",ma ha di suo l'efficacia e realisticità
della messa in scena,che costruisce un…
Quasi mezzo secolo divide quest’opera, permeata di umorismo corrosivo, dall’avvento globale odierno del mezzo mediatico, del suo uso distorto e demagogico, del fascismo dilagante insito nei suoi meccanismi. Ce n’è per tutti i gusti: la televendita, la pubblicità occulta, la tv del dolore, le maratone di solidarietà, l’aggressività e la volgarità quali miniere di audience,…
L'uscita in contemporanea (per lo meno a Firenze) di due film diversissimi, eppure speculari fra loro per le peculiarità specifiche che ne costituiscono il substrato come "Good night, and Good luck" e "Viva Zapatero",…
Bisogna diffidare da chi ha il potere e da chi lo vuole a tutti i costi. Soprattutto di quelli che per il nostro bene non esitano a tutelare (prima) i loro beni. Sette titoli sono anche pochi per mettere in guardia...…
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Commenti (1) vedi tutti
Una feroce critica della demagogia politica-spettacolo massmediatica centrata sul culto delle masse nei confronti dell'individuo carismatico finanziato dai poteri forti. Ma cosa c'è di più attuale. Ottimo film.
commento di logos