Il nobile Jack Reddin corteggia la bella e selvaggia Hazel. Questa, affezionata ad un cucciolo di volpe che ha addomesticato, è affascinata dal signorotto ma non vuole cedergli. Sposa finalmente il giovane pastore del luogo. Un giorno, però, nel bosco viene sedotta da Reddin, che poi la conduce nel suo castello. Un raffinato melodramma sull'archetipo dell'impossibile pacificazione dei sensi; solo la morte può risolvere il conflitto tra lo spirito e la carne. Tagliato da produttore Selznick, è stato restaurato nel 1986.
Quello messo in scena da Powell e Pressburger potrebbe essere il posto da cui i simboli sono usciti originariamente, un universo senziente in cui tutto è in fermento e nulla vuol rimanere confinato nelle sue sembianze.
La trama è solo un pretesto per questo film che, seppure piacevole, ottimamente recitato da tutti, non è tra i migliori di Powell & Pressburger ma permette loro di continuare a riflettere sui temi come: la dualità degli esseri umani (nessuno è solo buono o solo cattivo); la lotta tra il bene ed il male che porta a scelte impossibili da compiere..
(S)fiammeggiante, sorprendente, sfortunato melodramma di Powell & Pressburger, registi innovatori poco capiti, virtuosi cantori della settima arte: il cinema. Arte che racchiude tutte le altre arti - da loro orchestrate ai massimi livelli con risultati strabilianti. Eccentrici e fantasiosi sperimentatori, ci hanno regalato capolavori immortali di grande impatto da vedere e rivedere… leggi tutto
Nella campagna inglese di fine ’800, una ragazza cresciuta in modo selvatico insieme a una volpacchiotta è contesa da due uomini: sposa senza troppa convinzione un esangue religioso, poi fugge con un nobilastro, poi torna dal marito suscitando lo scandalo dei paesani. Devo precisare che il mio giudizio sul film è fortemente condizionato dalla versione che ho visto: un ibrido… leggi tutto
“La volpe” è un film del 1950, girato quando il sodalizio fra Powell & Pressburger era ormai di lunga data e il loro stile ben consolidato: predilezione per il romanzesco e indifferenza alla ricerca del realismo (gli autori hanno anche una forte affinità con il fantastico e il magico), grande cura dell’aspetto visivo e scenografico, con un uso, anche…
Nella campagna inglese di fine ’800, una ragazza cresciuta in modo selvatico insieme a una volpacchiotta è contesa da due uomini: sposa senza troppa convinzione un esangue religioso, poi fugge con un nobilastro, poi torna dal marito suscitando lo scandalo dei paesani. Devo precisare che il mio giudizio sul film è fortemente condizionato dalla versione che ho visto: un ibrido…
Fine diciannovesimo secolo. Hazel e il padre vivono da sempre isolati nel verde delle colline dello Shropshire, ai confini tra Inghilterra e Galles. Il padre alleva api, fabbrica bare e accompagna con l'arpa il canto della figlia in occasione di fiere e feste di paese. Hazel è una ragazza vivace, ingenua, spesso infantile. Ha per migliore amica…
(S)fiammeggiante, sorprendente, sfortunato melodramma di Powell & Pressburger, registi innovatori poco capiti, virtuosi cantori della settima arte: il cinema. Arte che racchiude tutte le altre arti - da loro orchestrate ai massimi livelli con risultati strabilianti. Eccentrici e fantasiosi sperimentatori, ci hanno regalato capolavori immortali di grande impatto da vedere e rivedere…
Prima di tutto, una precisazione: del film esistono due versioni, quella appunto della copia di autori Powell e Pressburger, in originale 'Gone to earth' e quella per il mercato americano, voluta dal produttore e marito di Jennifer Jones David O. Selznick, che affidò la pellicola a Rouben Mamoulian, il quale la ridusse di circa mezz'ora ed aggiunse alcune scene da lui scritte,…
Aspettavo da tempo la notizia (e "sapevo" che Vieri Razzini non ci avrebbe tradito: prima o poi ci sarebbe arrivato a colmare questo imperdonabile… segue
... o poco visibili, particolarmente in tv. Segnalo inoltre l'assenza sul database di Film Tv dei n.2 e 6. Il film di Mizoguchi è stato recentemente trasmesso sul satellite; di seguito riporto, col suo permesso,…
Un sodalizio da leggenda quello tra i due registi/sceneggiatori. La premiata ditta anglo-magiara ha praticamente sfornato solo capolavori o quasi, caratterizzati da una creatività e genialità senza confini e da…
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Commenti (2) vedi tutti
Quello messo in scena da Powell e Pressburger potrebbe essere il posto da cui i simboli sono usciti originariamente, un universo senziente in cui tutto è in fermento e nulla vuol rimanere confinato nelle sue sembianze.
leggi la recensione completa di Utente rimosso (SillyWalter)La trama è solo un pretesto per questo film che, seppure piacevole, ottimamente recitato da tutti, non è tra i migliori di Powell & Pressburger ma permette loro di continuare a riflettere sui temi come: la dualità degli esseri umani (nessuno è solo buono o solo cattivo); la lotta tra il bene ed il male che porta a scelte impossibili da compiere..
leggi la recensione completa di marco bi