Il capitano dei carabinieri Ultimo riesce a scoprire un ingente traffico di droga nelle mani della potente famiglia mafiosa dei De Rosa. Sotto mentite spoglie riesce a conquistare piano piano la fiducia del boss Giovanni, al momento in carcere, e si infiltra all'interno della famiglia.
A cinque anni di distanza dal secondo capitolo (Ultimo - La sfida), la saga del capitano coraggioso dei carabinieri antimafia ritorna con un terzo episodio. All'altezza dei due precedenti, senz'altro: ritmo blando, una modesta quantità di azione, dialoghi banali, interpreti così così e uno svolgimento della storia prevedibile dal primo all'ultimo fotogramma. Della sceneggiatura si occupano qui Massimo Bavastro e Leonardo Fasoli; Raul Bova è il solito protagonista, già migliorato rispetto alle performance traballanti di qualche anno prima. Al suo fianco tornano Francesco Benigno, Paolo Seganti e, in un ruolino minuscolo, Giorgio Tirabassi; fra le new entry più interessanti nel cast troviamo invece Tony Sperandeo, Kasia Smutniak, Marcello Mazzarella e Alfredo Li Bassi. Se il primissimo film della serie (Ultimo, di Stefano Reali, 1998) aveva le sue ragioni cronachistiche - per quanto romanzate e ambientate in forma televisiva - e in un certo senso 'civili', la lotta alla narcomafia condotta da questo Ultimo è seria e rilevante quanto una puntata di un telefilm. Anzi, due: perchè la lunghezza è come sempre imposta dalla duplice trasmissione in prima serata Mediaset: pertanto il lavoro viene suddiviso in due tranche da circa cento minuti ciascuna. Soavi aveva già diretto il secondo Ultimo, ma la cosa peggiore in assoluto è che quasi un decennio dopo tornerà di nuovo sui suoi passi, e sarà tempo di Ultimo 4 - L'occhio del falco (2013). 2/10.
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