La recensione su Captain America: Civil War

Vedere questo film è stata per me un'esperienza terrificante. Anche se devo per correttezza fare una premessa. Io e i super eroi Marvel non andiamo granchè d'accordo da sempre. Adesso è inutile che io stia qui a rivangare le mie memorie d'infanzia (si scadrebbe nel banale "ai miei tempi" e non è il caso). Consentitemi però per un secondo di tornare a quando -io bambino- divoravo gli albi di Nembo Kid (traduzione maldestra italiana di Superman) e quelli di Batman (peraltro protagonista di una serie tv che adoravo). Poi l'editoriale Corno iniziò a pubblicare Spiderman e Silver Surfer (quest'ultimo si sa, malinconico e struggente). Ma subito dopo si ruppero le dighe e l'Italia venne inondata di decine di giornaletti ciascuno con un super eroe diverso per un totale incalcolabile di questi eroi. La scena dei comics sci-fi divenne così impossibile da seguire. Troppi personaggi, troppe storie. E fu così che rinunciai a quella proposta costosa da seguire nella sua intierezza e troppo popolata di eroi di cui alcuni oggettivamente scadenti e scontati. E adesso? Beh adesso questo tipo di fruizione culturale si è estesa al cinema dei grandi numeri, muovendo montagne di soldi e di incassi. E mi pare di poter dire che il target di codesto massiccio business (quello ideale intendo) è dato dai soliti nerd unitamente ai fanatici di videogames. Io non faccio (fieramente) parte di nessuna delle due categorie citate per cui lascio volentieri ad altri fumetti e film di questo genere (soprattutto i film, quasi sempre tronfiamente demenziali). E veniamo ai giorni nostri. Con due colossi di questo tipo (X MEN e CIVIL WAR) che riempiono le sale. Poche ore fa, mi trovavo in una multisala dove andavo cercando un film che in realtà non era disponibile, sicchè ho dovuto scegliere tra quel che il convento passava. E allora mi son detto "proviamo questo Capitan America" (altresì chiamato Civil War). Scelta disastrosa. Il film è tutto un susseguirsi di rumori, di clangori e di esplosioni, non stop o quasi, con relativo effetto rincoglionimento dello spettatore. Eh sì i rumori sono importanti, se pensiamo che i pugni (i normali cazzotti) vengono amplificati con suoni che spaccano le orecchie. Per non parlare di smitragliamenti ed esplosioni che sono una fiera del rimbambimento. E poi una considerazione. Questi dannati film si prendono troppo sul serio pur offrendo avventure al limite dell'idiozia visionaria. Già immagino l'obiezione, ma subito fermo l'osservazione in arrivo affermando che quelle due cagate che un Robert Downey jr spara con quel suo fare svagato da riccone aristocratico non mi verrete mica a dire che chiamasi AUTO IRONIA, vero? ma per piacere!!!! quelle sono battute del cazzo che arrapano i giovani nerd. L'ironia è altra cosa. L'ironia di qualche peso è quella (ad esempio) di KICK ASS o di DEADPOOL. Altro che le frasette ambigue di mr Dawney jr. quella è acqua di rose. Le sceneggiature poi, con tutti questi scontri comprensibili solo agli smanettoni di videogames, sono delle "robe" sgangherate. Con personaggi risibili e psicologia meno di zero. Una pena. E dialoghi inauditi in cui le persone parlano come fossero robot. Vediamo poi apparire (o come effettivi protagonisti o come semplici cammei) divi celebri che spesso con due espressioni due e qualche frase da barzelletta godono di contratti milionari. Stendiamo un velo sul cast. DI Downey ho già parlato, volendo potrei rilevare una quasi catatonica Scarlett Johansson.
Basta. Io coi super eroi ho chiuso. Non mi fregano più.