Il 22 agosto del 2002 Michelle Knight, una ventunenne madre single, viene rapita da Ariel Castro per essere tenuta prigioniera nella sua abitazione per più di 11 anni. Durante il lungo sequestro, Michelle trova in Dio e nel desiderio di rivedere il figlio la forza di andare avanti e di prendersi cura delle adolescenti Amanda Berry e Gina DeJesus, anch'esse tenute segregate dall'uomo.
L'insensibilità verso gli altri e la non considerazione di quello che puoi provocare facendo del male, qui portata all'estremo (ma non è fantasia). Purtroppo questo comportamento è molto diffuso, anche se meno invasivo e spesso subdolo.
Il film lascia - per propria incapacità di elaborazione ulteriore - la realtà così come l’ha trovata: inesplicabile (e no, in questo caso non è un merito). La prestazione di Taryn Manning vale il prezzo del biglietto.
Struttura semplice: segue la fabula, niente flashback o flash forward, niente menate sulla sceneggiatura. Potrebbe essere un docufilm e per questo si guarda e si segue bene. Niente thriller o sangue ma semplice storia "gruppo di famiglia in un interno". Si poteva lavorare meglio sulla psicologia e fare fuochi d'artificio ma è bene così perché alla
dire che il film è bello non sarebbe giusto visto il male che ha fatto questa persona ma rende benissimo l'idea della violenza e delle crudeltà umana. se fossi una delle ragazze non potrei guardarlo.
Alex Kalymnios, giovane regista televisiva britannica, scuola BBC, di evidenti origini greche, non aveva diretto alcunché di troppo significativo prima di questo “Cleveland Abduction”, un tv movie del 2015 scritto da Stephen Tolkin basandosi sul memoir del 2014 di Michelle Knight raccolto da Michelle Burford, “Finding Me: a Decade of Darkness, a Life… leggi tutto
Struttura semplice: segue la fabula, niente flashback o flash forward, niente menate sulla sceneggiatura. Potrebbe essere un docufilm e per questo si guarda e si segue bene. Niente thriller o sangue ma semplice storia "gruppo di famiglia in un interno". Si poteva lavorare meglio sulla psicologia e fare fuochi d'artificio ma è bene così perché alla fine la storia è… leggi tutto
Alex Kalymnios, giovane regista televisiva britannica, scuola BBC, di evidenti origini greche, non aveva diretto alcunché di troppo significativo prima di questo “Cleveland Abduction”, un tv movie del 2015 scritto da Stephen Tolkin basandosi sul memoir del 2014 di Michelle Knight raccolto da Michelle Burford, “Finding Me: a Decade of Darkness, a Life…
Struttura semplice: segue la fabula, niente flashback o flash forward, niente menate sulla sceneggiatura. Potrebbe essere un docufilm e per questo si guarda e si segue bene. Niente thriller o sangue ma semplice storia "gruppo di famiglia in un interno". Si poteva lavorare meglio sulla psicologia e fare fuochi d'artificio ma è bene così perché alla fine la storia è…
Salve a tutti , avevo in mente di fare questa Playlist da tempo , allora vorrei fare una lista con i migliori titoli usciti nel 2015 ovviamente non intendo solamente quelli pluripremiati agli Oscar , Golden Globe ,…
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Commenti (6) vedi tutti
Nonostante la pessima sceneggiatura, ridotta all'osso, si lascia guardare.
commento di gruvierazL'insensibilità verso gli altri e la non considerazione di quello che puoi provocare facendo del male, qui portata all'estremo (ma non è fantasia). Purtroppo questo comportamento è molto diffuso, anche se meno invasivo e spesso subdolo.
commento di iroIl film lascia - per propria incapacità di elaborazione ulteriore - la realtà così come l’ha trovata: inesplicabile (e no, in questo caso non è un merito). La prestazione di Taryn Manning vale il prezzo del biglietto.
leggi la recensione completa di mckStruttura semplice: segue la fabula, niente flashback o flash forward, niente menate sulla sceneggiatura. Potrebbe essere un docufilm e per questo si guarda e si segue bene. Niente thriller o sangue ma semplice storia "gruppo di famiglia in un interno". Si poteva lavorare meglio sulla psicologia e fare fuochi d'artificio ma è bene così perché alla
leggi la recensione completa di sillaba6/7 voto oggettivo/soggettivo
commento di paolofefedire che il film è bello non sarebbe giusto visto il male che ha fatto questa persona ma rende benissimo l'idea della violenza e delle crudeltà umana. se fossi una delle ragazze non potrei guardarlo.
commento di Ottiperotti