Regia di Maurizio Nichetti vedi scheda film
Nichetti prende a prestito l'espediente di Chi ha incastrato Roger Rabbit? (1988) e 'disneyzza' sè stesso in questa commediola ironica-sentimentale che, di per sè, di originale non ha granchè. Ma, considerando la scrittura (con il fido Guido Manuli) mai banale, attenta ai tic quotidiani ed alle piccole manie contemporanee, la regia curiosa ed il valore aggiunto degli effetti speciali - a dire il vero non troppi e non utilizzati troppo a lungo, ma meglio senz'altro così, piuttosto che appesantire la storia o addirittura metterla in secondo piano -, Volere volare trova la sua ragione d'essere. Realtà e cartoon si fondono come effetto speciale, ma anche come idea: Nichetti qui interpreta un amante, un fanatico dei cartoni animati (fuga dalla realtà opprimente, regno della fantasia in cui tutto è possibile e il dolore non esiste) che viene a trasformarsi in personaggio animato proprio quando nella vita concreta affronta un colpo di scena positivo come l'incontro con Martina/Finocchiaro. I sogni son desideri, ma l'evasione è assoluta necessità. 6,5/10.
L'improbabile storia d'amore fra un'emancipata assistente sociale (specializzata in deviati sessuali) ed un timido rumorista di cartoni animati; quando si trova davanti a lei, lui piano piano si trasforma in cartone animato.
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