Regia di Maurizio Nichetti vedi scheda film
Poetico, sempre intelligente e spiritoso, un delizioso classico della commedia italiana più stralunata ed originale. Maurizio Nichetti e Guido Manuli, ispirati da un soggetto di Duccio Faggella, scrivono e dirigono uno scoppiettante e delirante tripudio di immagini ed animazioni, spettacolare ed esilarante, in cui un doppiatore di cartoni animati, alla perenne ricerca di nuovi suoni e rumori da registrare per riutilizzarli nel suo lavoro, che divide con il fratello, più interessato al doppiaggio di film porno, incontra e conosce la pseudo-assistente sociale Martina (Angela Finocchiaro), alle prese con le svitate perversioni sessuali dei suoi clienti, per poi, di fronte alla passione dell'amore, trasformarsi in un cartoon. La girandola di equivoci e buffonerie, il brio e la vitalità dell'omaggio alle magie dell'animazione (e quindi alla purezza dello sguardo cinematografico), la freschezza dell'ispirazione, i travolgenti scarti surreali del copione, l'impeccabile cura e la giocosa vivacità della messinscena, il fascino trascinante delle atmosfere, un quartetto di protagonisti in forma smagliante (tra cui un'Angela Finocchiaro quasi commovente nel donarsi anima e corpo al personaggio di Martina ed uno spassoso Patrizio Roversi in una delle sue rare apparizioni cinematografiche, oltre a Nichetti, Mariella Valentini, Remo Remotti): un'operina tutt'altro che minore nel panorama asfittico del cinema italiano dell'epoca, suggestiva, preziosa ed unica nel suo genere per vivacità di toni e grazia formale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta