Regia di Irvin Kershner vedi scheda film
Per quanto assolutamente banale, il titolo italiano sintetizza lo spirito del film: l'emancipazione femminile è solo sulla carta, nella realtà quotidiana il suo ruolo tradizionale nella famiglia è ancora radicato e la donna si sente inespressa, inascoltata, repressa, inutile, insoddisfatta. In mancanza d'altro, non le resta che fantasticare e sognare a occhi aperti, come ribellarsi contro una madre invadente e pettegola, contestare un leader comunista durante un convegno, unirsi ad un gruppo di terroristi per abbattere la Statua della Libertà e così via. Malgrado i buoni propositi, il film non risulta particolarmente ispirato e nel finale i contorni si fanno indefiniti con quello che appare come un ribaltamento di prospettiva. O forse non è così, o forse è solo un dietrofront parziale. Chi lo sa...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta