Regia di Ron Howard vedi scheda film
Tratto dal romanzo “Inferno” di Dan Brown, il terzo film dedicato alle “avventure” di Robert Langdon(Tom Hanks)
Dopo due film mediocri Ron Howard si cimenta anche in questo terzo capitolo ottenendo risultati pressoché identici, se non inferiori.
Howard gira di mestiere questo thriller sulla sceneggiatura di David Koepp, la quale risulta molto debole sotto molti aspetti, con cliché che rendono abbastanza prevedibile il tutto.
Rispetto ai due predecessori, abbiamo un Langdon che si risveglia in ospedale con un amnesia temporanea, come se, questa volta, l’enigma da risolvere sia se stesso. E l’idea sarebbe anche buona ma lo sviluppo risulta forzato in alcuni punti, con momenti di stupidità dei protagonisti francamente non tollerabili.
E se la colonna sonora di Zimmer fu la cosa migliore del primo film, qui(così come nel secondo) i brani non sono eccelsi, ed è solo quando riecheggiano qua e là le note del tema Chevaliers de Sangreal(dal primo film) che questa riesce realmente a stimolare.
Tecnicamente senza infamia e senza lodi, il film intrattiene nonostante alcuni cali di ritmo, e qualche flashback forse evitabile, ma in definitiva risulta essere un thriller stanco e privo di una forte suspance.
Se lo stesso protagonista sbuffa alla vista di un altro anagramma, forse ormai anche nello spettatore comincia ad insidiarsi lo stesso sentimento.
Voto:5
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