Regia di Ron Howard vedi scheda film
La compenetrazione di thriller, mistero ed esoterismo già sostrato di "Angeli e demoni" e "Il codice Da Vinci" mostra la corda.
Inferno (2016): Felicity Jones, Tom Hanks
La compenetrazione di thriller, mistero ed esoterismo già sostrato di Angeli e demoni e Il codice Da Vinci mostra la corda, nel terzo stantio adattamento cinematografico di uno dei libri del corpus di Dan Brown con protagonista il professor Langdon. È il turno, stavolta, del celebre Inferno, caso mediatico e re delle vendite in tutto il pianeta. Nella volontà di creare un prodotto accessibile alle masse, Ron Howard spinge all'estremo lo stile cibernetico ed ipercinetico dei due precedenti "capitoli" (come in questi, viene condensata in un tempo ristretto una fiumana di accadimenti), ma il suo sciapo lavoro di regia, oltre a denotare un evidente disinteresse, fa solo levare nell'aria un puzzo penetrante come la peste che Zobrist (Ben Foster) vuole diffondere. Inoltre, forte del medesimo fine di Howard, lo sceneggiatore David Koepp sfoltisce la complessità cervellotica del testo, banalizzando un argomento affascinante come quello della sovrappopolazione terrestre ("Siamo a un minuto a mezzanotte"). I colpi di scena stupiscono a dovere, ma solo per coloro che non hanno avuto modo di leggere il romanzo. Tom Hanks è improsciuttito e incartapecorito, Felicity Jones è poca cosa, Omar Sy è strasprecato. Ma un piccolo buon contentino è dato dalle immagini di una Firenze ricca di tesori.
Musiche di Hans Zimmer.
Film DELUDENTE (4) — Bollino ROSSO
VISTO al CINEMA
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