Regia di Ron Howard vedi scheda film
Roboante blockbuster dai toni cupi e a tratti metafisici,thriller di buon confezionamento con una sceneggiatura mediocre.
Torna Robert Langdon/Tom Hanks e in 'Inferno' ,filmaccio affascinante ma molto finto, e' sempre in gran forma.Il professorone di Harvard esperto in Simbologia .gia' protagonista di 'The Da Vinci Code' e 'Angels & Demons' ,nell'incipit di 'Inferno'si risveglia apparentemente ferito al capo da un colpo di pistola,a Firenze,tra visioni psicotiche apocalittiche ed allucinazioni infernali,accudito da una dolce (ma sara' cosi davvero?) dottoressa ,Sienna Brooks,che ha il bel volto (ma anche le tante incertezze in quanto a recitazione,almeno in questa performance non eccezionale) di Felicity Jones che aiutera' (solo apparentemente) Langdon nella ricerca del mortale supervirus di laboratorio creato dallo scienziato transumanista e visionario Bertrand Zobrist (ossessionato dalla supercrescita della popolazione mondiale che decide di dimezzare con la sua micidiale carica virale) che ha la bella faccia di Ben Foster,al solito un attore di grande presenza e grande spessore.In realta' Sienna e' stata la donna del suicida Zobrist ed e' la sua seguace piu' accanita pronta a liberare il mefistofelico virus pandemico nella bellissima Istanbul.
Tutto ruota intorno a parole ed immagini da decifrare,ad opere d'arte (Firenze e' sempre bellissima ed e' dipinta dagli Americani come il vero tesoro culturale che e'),a location strepitose a buone scene action e a flashback dal tono molto thriller e assai metafisico.Eppure,nonostante l'innegabile buon confezionamento,ci sono notevoli lacune nello script di David Koepp,che poco puo' correggere l'efficace regia del bravo Ron Howard.
Triste infine vedere il cameo del bravissimo e da noi amatissimo Fortunato Cerlino,grande star di 'Gomorra 1 e 2'.Un ruolo piccolissimo ed inutile che,fossimo stati la sua agenzia,non gli avremmo mai fatto fare.Cosi' come inutili sono i ruoli di tutti gli altri attori italiani .
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