Regia di Luciano Salce vedi scheda film
Film scritto da Salce e dal due Castellano&Pipolo e diretto dallo stesso Salce dopo il bellissimo IL FEDERALE sempre con Tognazzi.
il film tratta il rapporto tra la classe dirigente e la gioventù libertina dell'epoca.
Dobbiamo ricordarci che il film è del '62 ben lontano dal '68 e dai suoi cambiamenti, in particolare dal cinema che ne conseguì eppure i temi cari di molti film fine sessanta inizio settanta sono qui già ben presenti e trattati con sorriso ma ferma capacità di osservazione.
Se i ruoli dei giovani liberi e spensierati è facile, e qullo della Spaak soprattutto, è il personaggio di Tognazzi che rende questo film un piccola perla.
Tognazzi è un maestro del ruolo "antipatico" e qui è l'attore perfetto per la parte, con le sue regole, i suoi credo, la sua rigidità morale e le sue furbate nella vita di tutti giorni ma che è pronto a rimangiarsi alle prime due cosce di sedicenne che incontra.
La magia del film è raccontarci il degrado, lo sprofondamento di un uomo rispettato e dell'alta borghesia ad opera di una ragazzina disinibita e capricciosa, a dimostrarci che l'immagine dell'Italia ben pensante, dei dogmi cattolici e della società benestante post boom siano fragili e di facciata.
tutto raccontato col sorriso e con alcune gag che davvero hanno fatto storia.
un altro piccolo gioiello del maestro Salce.
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