Regia di Roan Johnson vedi scheda film
Avviso per i residenti di Pineta:la farmacia è chiusa, causa assassinio; il bar Lume invece per fortuna è sempre aperto, e offre i seguenti servizi: vendita bevande e alimenti, organizzazione di beffarde lotterie di regali orrendi e di scherzi da bischeri, soluzione di casi di omicidio. Orario di apertura: chiedere al Viviani. Voto all'episodio: 7
L'episodio si apre con l'addio ad Ampelio sulle note dell'aria verdiana "Bella figlia dell'amore", tanto cara agli "Amici miei" del film di Monicelli; il terribile quartetto di anzianotti è (momentaneamente) diventato un trio, e privato del suo leader appassionato delle indagini di Sherlock Holmes sembra concentrarsi più sulle battute e gli scherzi cattivi, perdendo l'attitudine a fare i detectives: anzi, qualcuno assumerà piuttosto il ruolo di sospettato. L'aria della Carmen "L'amour est un oiseau rebelle" segna invece le avventure eroticomiche di Massimino Viviani, titolare del bar, che, nonostante un cocktail prodigioso (ma soprattutto esilarante) nell'annullare i freni inibitori, registra scarsi progressi nel suo mezzo flirt con la banconista Tizzi; anche per questo il nostro eroe si mette a investigare al fianco della Fusco con uno slancio senza precedenti: il suo fiuto "aritmetico" ha forse cominciato a dirgli che la suggestione della bella commissaria può diventare qualcosa di più concreto. Roan Johnson, subentrato in regia, alza il tasso della comicità, sacrificando un po' il giallo; risultato:uno spasso. Una curiosità: nelle storie originali di Malvaldi Ampelio non muore; è stato necessario ricorrere a questo espediente narrativo nella trasposizione televisiva per far fronte alla scomparsa di Carlo Monni; il personaggio (e il formidabile attore) vengono ricordati a più riprese nel corso dell'episodio nel più puro stile goliardico toscano, con un tributo divertente, affettuosamente irriverente e anche un po' commovente.
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