Regia di Claude Mulot vedi scheda film
Classico filmino semi erotico molto trash anni '80.
Venere è una donna di colore che pare attrarre su di sé ogni attenzione grazie alla sua bellezza e al grande fascino. Ovviamente in primo luogo si innamora di un'artista poverissimo, Armand, il quale si ossessiona a tal punto da impedirle di vivere la sua vita. Sconvolta, Venere lo abbandona e Armand compone la "Venere nera", una statua di marmo nero ritraente la donna.
Nel frattempo quest'ultima si prostituisce con la complicità di un'amica, fino a che un vecchio amico di Armand, oltremodo ricco, "compra" le due donne e si trasferisce con loro in Spagna, sottraendo la statua all'artista in cambio di costose cure mediche.
Vi lascio immaginare le scenette lesbo fra le amiche sulla spiaggia (tutto molto soft) o gli incontri a tre con il mecenate (chiamiamolo così) nella lussuosa e lussuriosa villa.
Una sera Armand si presenta armato e spara a Venere, colpendola solo di striscio, e poi si suicida innanzi alla statua, chiedendo che venga sempre trattata bene.
Insomma, ora i giochini erotici sono liberi, la statua non ha più il suo ossessionato scultore a tediarla e vissero tutti goduriosi e contenti!
Io non ho una grande cultura dei film erotici anni Settanta o Ottanta, ma questo, a parte la bellezza della protagonista e alcune scene effettivamente molto osé, non offriva una trama sensata e tanto meno un finale degno minimamente di nota.
Film fiacchetto e noioso, con troppi buchi monotoni e tagli veloci che tendono a far pensare che la pellicola sia stata girata con approssimazione.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta