Regia di Mariano Laurenti vedi scheda film
Una commedia sexy piuttosto spinta rispetto alla media, girata con buon ritmo e valorizzata da un bel cast femminile...
Il conte Giosuè (Gigi Ballista) ha costruito un impero nel settore alimentare, grazie alla produzione di spaghetti. Ormai anziano -e coniugato con la più giovane Ines (Susan Scott)- ospita nella sua lussuosa tenuta anche la sorella Magda e il nipote Marco (Roberto Cenci). Appena uscito di galera, il "protettore" Giacomo (Renzo Montagnani) viene ingaggiato da Magda, in veste di cameriere "gay", per sedurre Ines e metterla quindi in cattiva luce agli occhi del marito. Intanto alla villa arriva Suzie (Edwige Fenech), figlia di Giosuè nata da un rapporto occasionale. Ovviamente tutti aspirano, più o meno lecitamente, alla eredità del conte...
Il canovaccio narrativo (opera anche di Gianfranco Couyoumdjian, produttore qui oltreché di Zombi 2 e Zombi holocaust) segue un percorso scontato e tipico della commedia sexy all'italiana (citiamo al volo i simili L'infermiera e L'infermiera di mio padre): quello con al centro della storia un anziano (non in perfetta salute) benestante, del quale parenti vicini e lontani si ricordano solo per essere menzionati nel testamento.
In questo caso alla regia c'è l'esperto (del filone) Mariano Laurenti che non solo ricicla un motivo musicale (opera del bravo Gianni Ferrio) ricorrente (è presente ad esempio nel film L'infermiera nella corsia dei militari), ma può contare sulla presenza del sempre convincente Montagnani e del sublime Gigi Ballista, caratterista esilarante in virtù del timbro roco di voce (lo si ricorda, ad esempio, in Giovannona coscialunga...).
La trama, come si può intuire, è solo un pretesto per dare corso a divertenti siparietti comici, miscelati (grazie al significativo cast femminile) a momenti erotici in parte derivativi (da Malizia viene la scena con la De Santis sulla scala a spolverare e Ballista a scostare la gonna dal basso) e in parte originali (l'accanimento con macchina fotografica di Cenci sul corpo in topless della Fenech, che si rotola a destra e sinistra mostrando ben bene i capezzoli).
Alla fine il tutto diverte e distrae più di quel che ci si poteva aspettare, essendo questo film privo di attori principali legati al genere (Banfi ad esempio). Il vizio di famiglia circola in due versioni: quella integrale si attesta sugli 89 minuti mentre la 2a edizione del 1989 (evidenziata sui titoli di testa, ad esempio la VHS Shendene) si ferma poco oltre 80 minuti ed è quella derubricata in censura per consentire una riduzione d'età (ai 14 anni) permettendo così al film di essere trasmesso in TV.
Tagli effettuati nella seconda edizione (1989)
Di certo sono evidenti i tagli effettuati in due contesti. Le scene riguardano sempre Cenci e la Fenech. Il primo taglio riguarda l'uso della "pompa", ovvero Cenci che inonda d'acqua la Fenech in topless, scena che nella versione cut è stata completamente eliminata. Il secondo taglio riguarda l'entrata della Fenech in bagno mentre Cenci è nudo in vasca. C'è uno stacco netto durante il quale l'azione si rende incomprensibile: vediamo, senza capire come lì è arrivata, la Fenech che rimuove la mano dalla vasca sconvolta dalla "reazione" di Cenci...
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