Regia di Kent Jones vedi scheda film
Un film sulla celebre intervista lunga molti giorni con cui Francois Truffaut sviscerò, film per film e inquadratura per inquadratura, i meccanismi del cinema di Hitchcock, portando il regista inglese, da molti visto soltanto come cineasta di genere, nell’olimpo dei grandi autori. Il documentario non ripercorre il libro, non mira cioè a scandagliare il funzionamento dei film di Hitchcock, ma ripercorre da un lato la storia dell’ intervista, che fu in parte filmata e ovviamente completamente registrata, e dall’altro fa emergere l’amore per Hitchcock da parte di una serie di importanti registi americani e francesi (Martin Scorsese, Bogdanovic, Paul Schrader, David Fincher, James Gray, Wes Anderson, Olivier Assayas, Arnaud Desplechin). Il documentario non ha quindi la profondità e il grado di interesse del libro di truffaut, ma è comunque un interessante omaggio a un regista che si scopre più tormentato di quanto si potesse pensare, ed è bello sentire come cineasti apparentemente molto più anticonvenzionali di Hitchcock abbiano tutti una sconfinata ammirazione nei suoi confronti.
Interessantissimo comunque anche soltanto vedere Truffaut e Hitchcock seduti in un ufficio in giacca e cravatta insieme a un’interprete dialogare di cinema. Fu l’inizio di un’amicizia durata fino alla morte di Hitchcock.
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