Trama
Giappone, seconda metà dell'Ottocento. Okoto (Momoe Yamaguchi ), una ragazza cieca brava suonatrice di shamisen, è la più giovane figlia dei Mozuya, una famiglia benestante di Osaka che vende medicinali. Di tutti gli apprendisti che operano dai Mozuya, Okoto ha scelto il giovane e timido Sasuke (Tomokazu Miura) come aiutante personale: è lui che l'accompagna dal maestro di shamisen e la accudisce. Un giorno Sasuke decide di comprarsi uno shamisen e comincia ad esercitarsi all'insaputa di tutti. Viene scoperto e rimproverato, ma Okoto chiede di poterlo ascoltare. La ragazza decide di prenderlo come allievo, scelta che i genitori, tristi per la cecità della ragazza e per la conseguente difficoltà a trovarsi un marito, approvano ed incoraggiano. Okoto si dimostra una insegnante durissima, capace persino di far piangere l'allievo durante le lezioni, ma presto accade un fatto inaspettato: la ragazza rimane incinta. Invano i due vengono interrogati per sapere chi sia il padre, nonostante l'unico ragazzo che frequenti Otoko sia Sasuke, inoltre la ragazza rifiuta sprezzante anche solo l'idea di poter sposare un umile apprendista, e lascia che il figlio venga dato in adozione. I due vanno comunque a vivere da soli, dove continuano a mantenere un rapporto di maestra e allievo. Okoto, col nome d'arte Shunkin, apre così una scuola di musica, ma il suo carattere le procura dei nemici fra gli allievi intenzionati a farle pagare i maltrattamenti che subiscono.
Note
Più che una nuova trasposizione del racconto “La storia di Shunkin” (Shunkinshô, 1932) di Jun'ichirô Tanizaki, la pellicola di Katsumi Nishikawa sembra un remake modernizzato di Okoto e Sasuke (1935), di cui mantiene la cronologia degli avvenimenti un poco diversi dalla fonte letteraria, con qualche ulteriore variazione.
Musica di Masaru Satô.
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