Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
A metà tra neorealismo e commedia, il film di Luigi Zampa rapresenta un interessante terza via nel cinema italiano del dopoguerra. Anche se gli aspetti più crudi e violenti del conflitto non mancano, dalle rappresaglie fino alla paura di essere cacciati dal proprio paese, le vicende di una famiglia di contadini umbri (con il pater familias Aldo Fabrizi che cerca di barcamenarsi tra una parvenza di normalità e la necessità di difendere i propri cari) si intrecciano con quelle di due soldati americani a cui danno ospitalità. La risalita dei tedeschi, in fuga ma ancora pronti a vendicare il collaborazionismo verso gli Alleati, cambierà le carte in tavola e stravolgerà la vita di tutti. La lunga parte centrale, con il soldato tedesco ed il nero americano che fraternizzano, complice una sonora sbronza, stempera i toni drammatici di un film che comunque non si esime dal raccontare tutte le storture e le atrocità dell'utlimo conflitto mondiale.
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