Durante la guerra due soldati americani, uno bianco (Moore) e uno di colore (Kitzmiller) trovano rifugio nella fattoria umbra di Zio Tigna (Aldoabrizi). Una sera capita lì anche un soldato tedesco (Bode) ma, grazie al vino, la situazione si risolve.
Note
Premiato dai critici americani come miglior film straniero del '47, il film, sceneggiato dallo stesso Zampa in collaborazione con Aldo Fabrizi, Suso Cecchi D'Amico e Piero Tellini, è una commedia neorealista meno cinica di altri film di Zampa, ma riesce quasi sempre ad evitare la retorica con una osservazione partecipe di un'epoca.
"Vivere in Pace" può essere considerato un quadro di maniera, ''appoggiato'' al volemose bene, all'adesso bisogna voltare pagina, ma non lo è: è una favola della buona notte che usa come giaciglio le macerie. Non un'opera ''riconciliante'', di una retorica spiccia: spiccia è la vita. Gran film.
Dopo - Oltre "Paisà", nient'e nulla posson dire d'altro. Ma lo stesso, in altro modo, si può tentar...
"Questa storia non è una storia inventata. I personaggi sono veramente vissuti. Anche il paesino dove essa si è svolta esiste davvero. Gli uomini, in quel tempo, erano occupati ad uccidersi tra di loro, ma il paesino, così in alto,… leggi tutto
Interessante esperimento a cavallo fra commedia e neorealismo, che mescola sentimenti forti (il valore della famiglia, la difesa della patria e della propria dignità) e scenette comiche (la sbronza collettiva nel podere) con un protagonista che più azzeccato non si poteva: Aldo Fabrizi, ottimo interprete sia per i ruoli leggeri che per quelli drammatici. Finale tragico che dopo… leggi tutto
A metà tra neorealismo e commedia, il film di Luigi Zampa rapresenta un interessante terza via nel cinema italiano del dopoguerra. Anche se gli aspetti più crudi e violenti del conflitto non mancano, dalle rappresaglie fino alla paura di essere cacciati dal proprio paese, le vicende di una famiglia di contadini umbri (con il pater familias Aldo Fabrizi che cerca di barcamenarsi tra…
(primo film, con Adriana Benetti)
attore, qui con Yvonne Sanson e Alberto SordiI in "Il delitto di Giovanni Episcopo" (Lattuada,1947)
regista (dal 1948…
E' una pellicola che ha diversi pregi, ma che soffre inevitabilmente di una certa frammentazione interna per colpa delle troppe mani che la scrissero. Gli sceneggiatori multipli funzionano solo raramente, solo quando non sono eterogenei come questi, e quando riescono quasi a fondersi in un'unica personalità.
Il film comincia quasi come “Paisà”, per poi virare verso la…
Aldo fabrizi negli anni '40 era il piu' bravo attore italiano in circolazione. I migliori registi dell'epoca lo sapevano e lo scritturavano per i loro Capolavori (Roma Citta' Aperta, Mio figlio professore, Guardie e Ladri...). Qualunque interpretazione facesse, lasciava un segno indelebile: poteva passare dalla scenetta comica con un S.S. nazista ubriaco, ad immolarsi stoicamente per salvare un…
Lettera di un condannato a morte della Resistenza
Caro Papà e tutti miei cari di famiglia e parenti, dalla soglia della morte vi scrivo queste mie ultime parole. Il mondo e l'intera umanità mi…
Zampa gira un film sulle fondamenta del neorealismo, ma privilegiando gli aspetti da commedia, anche grazie alla straordinaria coppia Aldo Fabrizi - Ave Ninchi, su quelli sociali e politici, tipici invece del filone principale.
Di certo, non mancano gli elementi tragici, anche perché la guerra era ancora molto vicina e i suoi lutti erano ancora impressi sulla pelle degli italiani e…
Film che si porta dietro ormai molti anni sul groppone ma comunque guardandolo anche se in maniera un po' distaccata resta lo stesso in mente una visione semplice ed onesta di un mondo ormai che non c'e' quasi piu' ma al tempo stesso la Storia della Pellicola e' messa giu' dal Regista in modo sufficientemente godibile nonostante il Tema trattato non sia molto semplice da trattare essendo da poco…
La Liberazione.
Un modo per sentirsi liberi.
Una maniera per liberarsi dai propri guai.
Uno sforzo d'evacuazione.
Ci crediate o meno, sono alcune tra le risposte date da studenti tra i 17 e i 26…
Durante la seconda guerra mondiale, in una fattoria vivono lo zio Tigna, la moglie e i due nipoti Silvia e Citto. La piccola cittadina dove abitano è controllata da un ufficiale tedesco, che annuncia la presenza di due soldati americani, rifugiatisi nei dintorni dopo essere scappati dai tedeschi. Grazie all'aiuto di tutta la famiglia, i due si rifugiano nella loro fattoria e dovranno…
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Commenti (3) vedi tutti
"Vivere in Pace" può essere considerato un quadro di maniera, ''appoggiato'' al volemose bene, all'adesso bisogna voltare pagina, ma non lo è: è una favola della buona notte che usa come giaciglio le macerie. Non un'opera ''riconciliante'', di una retorica spiccia: spiccia è la vita. Gran film.
leggi la recensione completa di mckToccante, poetico e commovente.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiIn un paesello fuori mano e fuori guerra, due soldati americani seminano lo scompiglio, quando ancora erano infiltrati e clandestini.
leggi la recensione completa di Baliverna