Regia di William Friedkin vedi scheda film
Per piacermi, i polizieschi (altrimenti sterili) devono avere quel qualcosa in più! Che sia l'estro di Jackie Chan o il tocco personale di un brillante regista.
E questo film è totalmente permeato dal gusto raffinato e feticista di Friedkin, che realizza una bomba ad orologeria di contrasti forti e ammiccanti, a cominciare dal titolo 'Vivere e morire a LA'!
Come spesso accade nei suoi lavori, ritroviamo il poliziotto: che impersona la legge, si, ma con 'braccio violento'! Il protagonista, infatti, è uno scapestrato che fa giustizia a modo suo. Ma il pezzo forte di questo film...è ovviamente...il cattivo: un crudele e principesco, Willem Defoe, in uno dei ruoli che l'ha reso celebre; artista esigente, insoddisfatto delle sue opere e criminoso falsario dal grilletto facile, al tempo stesso, un amore! La vicenda è in perenne equilibrio tra la vita e la morte, tra eros e thanatos, in una città che non perdona. Non c'è mai pace, a spezzare le scene di violenza e inseguimenti al cardiopalma intervengono, solo, gli attimi di "tenerezza", concessi sotto le lenzuola ai duellanti! Ma anche nel sesso non mancano le antitesi: brutalità e carezze si avvicendano, negli opposti caratteri dello sbirro e dell'artista maledetto!
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