Regia di Jean-François Richet vedi scheda film
Film coinvolgente e appassionante che unisce diversi generi e sensazioni. Da vedere!
Ultimamente i film francesi mi stanno appassionando sempre di più. Dopo un paio di serate che ho guardato film, a mio avviso, deludenti, “Un momento di follia” mi è sembrata una pellicola veramente ottima. Una commedia che riesce, in pochi secondi, a passare da un genere ad un altro, facendo improvvisamente cambiare stato d'animo allo spettatore.
Alla commedia, infatti, si accosta il romanticismo, il dramma, alcune scene divertenti, originali e bizzarre, la suspense. Si tratta di una pellicola intrigante, appassionante e coinvolgente.
Ho trovato semplicemente fantastiche le scene nelle quali ci viene mostrata una situazione e lo spettatore prova sensazioni diverse a seconda dell'ottica del personaggio in cui ci si immedesima. Per esempio, mi riferisco alla scena nella quale Louna esce dalla camera da letto di Laurent e viene vista da Maria. In questo caso ciascuno dei tre personaggi prova una sensazione diversa: Louna è entusiasta, Laurent è disperato, mentre Maria è sconcertata e profondamente delusa. A fronte di ciò, (per l'aggiunta questa scena è stata caratterizzata anche da una buona dose di umorismo... giusto per non farci mancare nulla), lo spettatore ricaverà una sensazione differente, a seconda del personaggio in cui, per carattere o per altro, ci si immedesima.
Oppure, situazione analoga che presenta sensazioni diverse, è la scena della spiaggia. In essa, Maria non vuole credere ai suoi occhi in quanto si immagina che il padre e Louna stiano vivendo una storia d'amore, mentre Laurent è vittima della morbosità di Louna.
Insomma, questi due esempi, per far capire, che la regia è stata perfetta. Quanti sono, infatti, quei film che si pongono un solo obiettivo (per esempio: far ridere) e, non riuscendoci, finiscono per fare battute sporche e banali sul sesso?... Purtroppo tantissime. Ecco, perchè, credo di non esagerare quando dico che in questo film la regia è stata efficace e perfetta. Ha utilizzato al meglio i caratteri dei quattro protagonisti, e ci ha costruito una storia davvero appassionante.
Molto buona l'interpretazione dei quattro attori protagonisti. In particolare, ho trovato ottima l'interpretazione di Francois Cluzet, che già avevo apprezzato nel film del 2011 “Quasi amici”. Anche in questo caso, è riuscito a trasmettere le sue sensazioni (preoccupazione, tristezza e rabbia) solo con le espressioni del viso. Gran parte del merito per la riuscita della pellicola va a lui.
Una delle cose che più mi è piaciuta, inoltre, è stata la sceneggiatura. Mai una scena ripetitiva, mai una scena noiosa o superflua. Oltre al miscuglio di generi e sensazioni diverse, mi è piaciuta l'alternanza tra i diversi paesaggi e le diverse musiche. Si passa, infatti, dal clima caldo della spiaggia alla discoteca, dalle stanze umide e vissute di una casa sul promontorio alla cascata degli innamorati.
Insomma, un'alternanza di scene e situazioni che non possono che essere un valore aggiunto per la pellicola.
Un film che non è certo un capolavoro, che però, rispetto alle diverse commedie che ho visto negli ultimi tempi (la cui maggior parte italiane), è di un livello nettamente superiore. Si è creato umorismo e dramma senza ricorrere ai soliti stereotipi, senza giocare sui doppi sensi per far ridere e senza parlare delle raccomandazioni e dell'assenza di lavoro per fare dramma... cosa che invece fanno su larga scala diverse pellicole italiane.
Sicuramente, una commedia sulla quale si è lavorato sui particolari, sulla sceneggiatura e dove nulla è stato lasciato al caso.
Film, perciò, da vedere e che consiglio!
A tutti auguro un buon proseguimento e un buon cinema!
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