Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
Commediucola nemmeno pessima, ma certo priva di originalità ed in definitiva di scarsissimo mordente, anche perchè poggiare tutta la fortuna del film sulle tremolanti spalle dell'incomprensibile e corpulento Abatantuono è un azzardo che difficilmente può premiare. Sceneggiatura dei fratelli Vanzina e del loro collaboratore Frugoni su un soggetto di Amendola (Mario) - Corbucci (Bruno), la Antonelli bella e procace a mostrare di tanto in tanto le abbondanti grazie (prego!), come spalle compaiono Christian De Sica (la solita, ennesima macchietta), Sandro Ghiani (il solito, ennesimo sardo), Guido Nicheli (il solito, ennesimo cumènda); musiche di Armando Trovajoli, probabilmente realizzate con lo stesso spirito dozzinale della pellicola. La fantasia non passa da queste parti, perlomeno la durata del film è limitata ad un'ora e mezza. 3/10.
Un maldestro agente di polizia lascia fuggire una donna che ha distratto forti capitali all'estero; la ritrova, fortunosamente, in Spagna, da dove tenta di ricondurla in patria. Ma durante il viaggio vari imprevisti fanno in modo che i due si innamorino.
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