Regia di Adam McKay vedi scheda film
E' coraggioso e vivace, ma non riesce a non essere piatto in alcuni passaggi.
Bisogna anzitutto riconoscere che La grande scommessa è un film abbastanza coraggioso per essere statunitense e contiene una denuncia politica ed economica che riesce ad essere allo stesso tempo efficace e leggera. Il funzionamento del sistema economico Usa è inoltre analizzato e spiegato con semplicità, di modo che possa esser compreso da tutti.
Lavorano tutti bene gli attori principali, dando carisma ed efficacia alle loro interpretazioni (in particolare Bale e Carell). La regia di McKay, reduce dai film comici con Ferrell, è pure molto vivace e colorita; sa imprimere il giusto ritmo alla vicenda, sa dare un certo alone di grottesco alle situazioni ed alle interpretazioni, non scivola mai nell'eccesso e nel cattivo gusto e, conoscendo il senso dello humor, sa appunto essere ironica e grottesca senza mai diventare comica. Certo, alcuni passaggi sono un po' lenti e macchinosi, nelle parti più 'tecniche' il film arranca un po' e boccheggia, ma riesce comunque a lasciare il suo messaggio ed a farlo restare impresso nella mente. Perciò se temete un film difficile o pesante state pur tranquilli, questi non sono i difetti de La grande scommessa.
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