Regia di Adam McKay vedi scheda film
La grande scommessa (2015): locandina
The Big Short.(2015) di Adam McKay.
Il Grande Scoperto in banca. Il film di Adam McKay parla di questo, dell’incolmabile buco di bilancio delle principali banche d’affari Usa, con conseguente tragedia finanziaria che si è abbattuta sul popolo americano nella primavera del 2007 e che a cascata libera ha trascinato nel baratro tutte le economie occidentali .
La grande scommessa (2015): Christian Bale
Una dramma immenso per oltre 6,000,000 di cittadini Usa che di punto in bianco si sono trovati senza lavoro, senza casa e senza una ragionevole motivazione di tutta la loro sciagura. Ma che fa il geniale regista Adam McKay per descrivere la catastrofe e il crollo delle certezze statunitensi (ed europee)? Scrive una sceneggiatura sarcastica, in totale contrasto etico ed emozionale con il registro tecnico che lo tsunami economico planetario richiedeva, stimolando una deflagrazione emotiva nello spettatore che veleggia tra l’incredulità e lo sconforto fisico. I fatti sono veri. I personaggi sono veri. Il default finanziario è vero: tra settembre 2007 e gennaio 2009 sono fallite circa trenta Banche in America. Colossi come Lehman Brothers e Washington Mutual Bank hanno chiuso definitivamente le proprie attività di trading, licenziando oltre 60,000 persone solo negli Usa.
La grande scommessa (2015): locandina
Il soggetto del film è tratto dal libro inchiesta The Big Short: Inside The Doomsday Machine dello scrittore di successo Michael Lewis, best seller negli States, mentre la sceneggiatura, che nasce dalla collaborazione tra il regista e Charles Randolph, colpisce nel segno alternando immagini frenetiche del periodo storico a dialoghi sui massimi sistemi finanziari.
La grande scommessa (2015): Ryan Gosling
Lo spettatore in sala vive un caleidoscopio di sensazioni che traghettano lo stupore all’incredulità e lo sdegno alla rassegnazione, diventando egli stesso protagonista della crescita dei personaggi che animano questa farsa crudele in cui, come afferma Jared Vennett ( Ryan Gosling, mai così loquace come in questo film) , è la stupidità umana a governare il gioco più ricco del mondo.
La grande scommessa (2015): Christian Bale
La stupidità e la cecità di alcuni organi finanziari preposti al controllo, dietro le cui sigle si celano burocrati ottusi e operatori economici “esperti” che ricusano l’evidenza: anche quando l’eccentrico Michael Burry ( Christian Bale eccezionale) dimostrerà con i numeri, che la gigantesca “bolla” creditizia su cui stanno soffiando a forza, provocherà uno sconquasso monetario di dimensioni planetarie, nemmeno allora avranno l’onestà morale ed intellettuale di ammettere le proprie responsabilità.
Un film ricco di dialoghi di genere, costellato di terminologie del mondo finanziario, a tratti anche poco comprensibili ai meno avvezzi, ma che in sostanza punta dritto al fallimento dei valori etici della civiltà occidentale, palesa le debolezze su cui poggia la nostra vecchia e logora logica del profitto ad ogni costo,
La grande scommessa (2015): Steve Carell
a cui si oppone Mark Baum ( Steve Carell), trader “illuminato”, che lancia i propri strali di vendetta contro un sistema spietato che l’ha ferito nei suoi legami più profondi. The Big Short è altresì un film che non trascura lo spessore dei suoi protagonisti, bensì scava con misura nelle angosce e le frustrazioni di Burry, manager di hedge fund dal credito illimitato, che trascorre le proprie giornate in ciabatte e t-shirt , ruotando vorticosamente milioni di dollari come bacchette da percussione; così come il senso di colpa di Baum che la moglie Cinthia (Marisa Tomei) cerca di lenire “obbligandolo”senza successo, a colloqui di gruppo;
La grande scommessa (2015): Finn Wittrock, John Magaro
il film non trascura la sete di successo dei giovani investitori Charlie Geller (John Magaro) e Jamie Shipley (Finn Wittrock) che lasciano il Colorado per il salto nella Grande Finanza, figli del pecunia egeo,
e cozzano violentemente contro un sistema corrotto moralmente dalle fondamenta; sistema da cui è fuggito Ben Rickert ( Brad Pitt, coproduttore del film), ex banchiere d’assalto che ha preferito ritirarsi a piantare semi, per coltivare in assenza di condizionamento delle grandi multinazionali (leggi Monsanto).
La grande scommessa (2015): Brad Pitt
La Grande Scommessa è un film che dura 130 minuti, tutti assolutamente coinvolgenti anche grazie alla colonna sonora di Nicholas Britell,classe 1980 e compositore in ascesa, che ha confezionato una drammaturgia musicale che sfiora il capolavoro, stimolando le immagini con ritmi ossessivi alternati a liturgie ecclesiali e sonorità metal, in un profluvio di sensazioni che sfociano nello sbalordimento e nell’inquietudine consapevole: tutto nel ritmo musicale appropriato, scandito dalle percentuali delle perdite e dei profitti che campeggiano sulle lavagne a led luminosi o a pennarello removibile, segni tribali di una moderna civiltà in cui il vil denaro decide le sorti umane .
Charlie Geller :<< perché sei voluto venire dentro gli uffici della Lehman Brothers? Oramai è tutto finito!>>
Jamie Shipley :<< niente. Volevo solo vedere come è fatto un posto per soli adulti.>>.
Lu Abusivo
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