Trama
La vera storia di alcuni investitori geniali che, riconoscendo quanto folle fosse diventata la bolla immobiliare, seppero prevedere il collasso del mercato prima del crollo finanziario del 2008.
Approfondimento
LA GRANDE SCOMMESSA: COME FARE SOLDI CON LA CRISI
Diretto da Adam McKay e sceneggiato dal regista con Charles Randolph, La grande scommessa si basa su un libro di Michael Lewis per raccontare la vera storia di come quattro outsider, nel vedere come grandi banche, mass media e autorità di regolamentazione, si rifiutino di ammettere l'imminente crollo dell'economia globale, hanno una grande idea. Il loro coraggioso investimento li porta fino al ventre oscuro della moderna industria bancaria, dove saranno chiamati a rimettere in discussione tutto e tutti.
La storia ha inizio nel 2005 quando Michael Burry, eccentrico gestore di fondi e appassionato di heavy metal di San Jose, mentre studia migliaia di casi di mutui fa una scoperta sorprendente: i prodotti finanziari, aggravati da ipoteche sulle case, sono destinati ad andare incontro a un default negli anni successivi. Mentre i banchieri di Wall Street e le autorità di regolamentazione ignorano la bomba a orologeria, Burry inventa uno strumento finanziario, che sfrutta la crisi dei subprime, che crea disappunto tra gli investitori dei suoi fondi. Quando Jared Vennett, giovane banchiere di Wall Street, riconosce il peso dell'idea di Burry, tenta di convincere l'irascibile gestore di fondi Mark Baum a seguirne le orme. Inizialmente scettico, Baum con il suo team di giovani analisti si mette all'opera con indagini sul mercato immobiliare in Florida. Nel frattempo, Jamie Shipley e Charlie Geller, due manager sulla ventina, hanno difficoltà a reperire fondi e decidono di arruolare l'ex banchiere Ben Rickert con la speranza che li aiuti a vincere la loro scommessa contro Wall Street.
Quando poi il mercato finanziario vive la sua impasse nel 2008, Burry, Vennett, Baum e Rickert, riusciranno a racimolare miliardi che cambieranno per sempre le loro esistenze mentre le istituzioni riterranno sconsiderati i loro comportamenti e milioni di americani perderanno case e risparmi.
Con la direzione della fotografia di Barry Ackroyd, le scenografie di Clayton Hartley, i costumi di Susan Matheson e le musiche di Nicholas Britell, La grande scommessa mischia commedia, dramma e tragedia, per offrire un inedito dietro le quinte della crisi economica globale del Duemila, tessendo il racconto di come quattro individui siano riusciti ad arricchirsi mentre il sistema bancario collassava a causa della sua stessa corruzione e compiacenza.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
In La grande scommessa il primo dei quattro outsider che riesce a far denaro mentre la finanza va a rotoli è il dottor Michael Burry, un neurologo di San Jose divenuto manager di fondi. Con un occhio di vetro e un debole nel presentarsi a lavoro a piedi nudi e l'heavy metal, Burry ha il volto del premio Oscar Christian Bale. Brillante, sincero e solitario, Burry ha studiato migliaia e migliaia di casi di mutui destinati a non essere estinti a causa di diversi fattori quando escogita un modo per guadagnare sui subprime prossimi alla crisi.
L'idea di Burry arriva presto alle orecchie del rabbioso gestore di fondi Mark Baum, impersonato da Steve Carrell. Baum gestisce una filiale della Morgan Stanley, ha una forte bussola morale e si ritroverà presto a vivere un conflitto interiore quando comincerà a macinare soldi dalle stesse banche che attanagliano la gente appartenente alla classe media. In più, è tormentato dalla dolorosa perdita della moglie Cynthia (portata in scena da Marisa Tomei), di cui continua a darsi colpa. Ad aiutarlo invece nelle ricerche di mercato sono i tre giovani e valenti analisti, Danny Moses, Porter Collins e Vinnie Daniel, interpretati nell'ordine da Rafe Spall, Hamish Linklater e Jeremy Strong.
A raccontare di Burry a Baum è Jared Vennett, affarista della Deutsche Bank supportato da Ryan Gosling. Insultato dai suoi colleghi, Vennett convince Baum della prossima crisi dei subprime e di quanto ignari e arroganti siano in realtà i gestori di fondo. Oltre a fungere da narratore del film, Vennett è l'unico dei quattro outsider a conoscere da vicino Wall Street.
La figura di Ben Rickert è invece richiamata da due giovani manager, l'atletico Jamie Shipley e il nevrotico Charlie Geller, interpretati da Finn Wittrock e John Magaro. Impersonato da Brad Pitt, Ben deve aiutarli a bypassare i broker e a trattare direttamente con le grandi banche. Ben mangia solo cibo biologico, è convinto che il mondo stia per finire da un momento all'altro e, sebbene sia da tempo fuori dal sistema bancario, ha ancora i contatti giusti per ottenere ciò di cui i due giovani necessitano.
Note
Scommettere contro il sistema e guadagnarci. È quello che ha fatto un piccolo gruppo di speculatori visionari che hanno intuito che cosa stava succedendo sul mercato prima dello scoppio della crisi mondiale nel 2008 e ne hanno approfittato, facendo a volte precipitare gli eventi e uscendone vincenti. La Grande Scommessa è la storia della crisi dal loro punto di vista, quello di personaggi fuori dagli schemi, "eroi" dai caratteri difficili, sconosciuti ai più ma fondamentali per capire che cosa è successo veramente.
Trailer
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- Miglior sceneggiatura non originale al Premi Oscar 2016
Commenti (25) vedi tutti
film farcito di terminologia tecnica, incomprensibile per i non addetti ai lavori, non si capisce dove voglia andare a parare. Mollato dopo ½ ora di buona lena
commento di francaraccioLa crisi del 2008 colse tutti impreparati. O quasi. Alcuni eccentrici e geniali investitori videro i segnali della crisi e trasformarono la tragedia globale nel loro personale trionfo.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloLa Storia realmente accaduta. Il perche' della bolla immobiare e della sua conseguente esplosione nel 2008 in America, che porto' milioni di americani a perdere casa e lavoro e che fece sprofondare il mondo nella crisi economica. Tutto spiegato nei dettqgli. Ottima la recitazione. Consiglio di vedere prima il film Inside Job. Voto 8
commento di SuperFioreMcKay massacra le stolte sanguisughe dell'establishment finanziario e bacia sulla fronte coloro che davanti all'opulenza mantengono il coraggio e la coscienza di pensare.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografoNon c'ho capito na mazza però molto interessante, ben recitato e ben girato. Voto 7
commento di arcarsenal79Film interessante e molto ben fatto, peccato per la materia troppo tecnica ed incomprensibile per un profano come me.
commento di corradopNon solo unbel film, ma un film educativo.
leggi la recensione completa di tobanisUn film educativo . Fa capire quanto è frenetico, inaffidabile e insicuro il mondo degli affari e della borsa. In questo scopo è riuscito completamente. Ma guardare per 2 ore un film nella quale non si capisce una delle milioni parole dette è tempo perso. Linguaggio complicato e ritmo troppo veloce. voto 5
commento di nicelady55Contro canto (del cigno) dell'ultimo grande inganno della follia speculativa americana, il film dell'irriverente Adam McKay è il racconto corale ed ammiccante dell'eversivo trasformismo del sogno americano ed un divertito abbecedario sugli ineffabili artifici di un'economia finanziaria quale jackpot impazzito di un arricchimento senza regole.
leggi la recensione completa di maurizio73Il film è ben costruito, girato egregiamente e a tratti è brillante nella sua vivacità. L'attacco contro la follia economica che ha portato alla crisi è diretto e senza mezzi termini. Resta aperto il giudizio sui protagonisti, eroi disfunzionali di una storia di cui comunque (forse) non sono i malvagi. 8
commento di near87Un film che si concentra tutto su tematiche che normalmente disdegno e riesce a regalarmi intrattenimento divertimento, schock, riflessioni, stupore... è per forza di cose un grande film.
commento di ShermanMcCoyUn film importantissimo che tocca un argomento che riguarda tutti noi, vecchie e nuove generazioni. La crisi. Come è nata, come è stata prevista e chi ne paga ancora oggi le conseguenze.
leggi la recensione completa di Vinny87Si racconta come è nato il problema della crisi finanziaria in USA. Ottima sceneggiatura, regia un po' confusionaria, montaggio un po' lento, cast eccezionale. Sicuramente un film non per tutti poichè si parla in molte scene di cose tecniche di economia e finanza, anche se il tutto viene spiegato nel modo più semplice possibile. VOTO: 7 +
commento di RobertoDM93McKay ci prova, dopo le sue (stupende) commedie demenziali gira un film più "impegnato". Il risultato? Sorprendente. Aldilà di una sceneggiatura complessa e carica di ironia, a fare la differenza sono Carrell e Bale, ma soprattutto una regia coraggiosa e sfacciata. Margot Robbie nuda in vasca che ci ripassa economia è la ciliegina sulla torta.
commento di MiticoEddy«Abbiamo scommesso contro l’economia americana, il che significa che, se abbiamo ragione, la gente perderà la casa, la gente perderà il lavoro, perderà i risparmi di una vita, perderà la pensione. Per le banche, le persone sono dei numeri. Ecco un numero: ogni 1% di disoccupati, muoiono quarantamila persone. Lo sapevate?».
leggi la recensione completa di Will88Mutui subprime, default, swap, trader, insider trading, tripla A, agenzie di rating quali Standard & Poor’s, Moody’s, titoli, obbligazioni...LA GRANDE SCOMMESSA di raccontare la finanza truccata made in Usa.
leggi la recensione completa di hallorannUn ibrido tra report e film, troppo tecnico e veloce per essere chiaro come report (l'ho compreso ma avendo una base...) e troppo lento per piacere come film. La fotografia poteva essere sfruttata meglio mentre il montaggio schizzofrenico disturba invece di dare movimento. Però il coraggio non gli manca.
commento di negroImpeccabile la sceneggiatura, che contiene perfino qualche piccolo break didattico, ma resta comunque un film estremamente difficile da seguire.
commento di putrellaDa capogiro!
leggi la recensione completa di PimentellaParlare della crisi senza una vera critica al sistema ha senso?
leggi la recensione completa di champagne1Un film "sui generis" che sorprende per l'originalità e la freschezza nel trattare una materia complessa come quella dell'alta finanza, alla quale McKay riesce a conferire quel "quid" di cinematografico.
leggi la recensione completa di HumbugE' coraggioso e vivace, ma non riesce a non essere piatto in alcuni passaggi.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiChiara e soprattutto senza spoiler
leggi la recensione completa di ludo322Vivendo di tecnicismi resi "digeribili" dalla classe degli interpreti nonchè dagli sparsi camei di varie celebrità, l'opera del sorprendente Adam McKay sviscera nei particolari il tracollo finanziario del 2008, prediligendo una leggerenza di fondo che rende il tutto fruibile e apprezzabile.
leggi la recensione completa di _Rocky_Scommettere sulla fine di un sistema; andare contro ciò che apparentemente ci pare (o ci hanno fatto credere come) solido e inaffondabile. La bolla immobiliare si abbatte sul mondo finanziario e stermina come un ciclone tutti coloro che si sono fatti trascinare dalla corrente dei facili guadagni. Tutti, tranne 4 folli paladini della verità.
leggi la recensione completa di alan smithee