Regia di Ted Post vedi scheda film
Il cinema americano ha parlato spesso della "sporca guerra" del Vietnam, ma non sempre ha fatto realmente i conti con essa. In pochissimi casi, poi, è riuscito davvero a realizzare capolavori (vedi "Apocalypse Now" o "Full Metal Jacket") su questo tema. "Vittorie perdute" del 1978 (ma il titolo originale, "Go Tell The Spartans" è molto più bello) non rientra tra i capolavori, ma un posto d'onore lo occupa. La sua maggiore originalità consiste forse nel tono che utilizza, in bilico tra il sarcastico ed il grottesco, per mostrare appieno l'assurdità di una delle guerre più insensate mai combattute. L'epopea di questi sprovveduti soldati sperduti nella giungla a fare una ricognizione su Muc Wa, un villaggio privo di valore strategico, viene equiparata (e qui la citazione del titolo originale) alla spedizione degli spartani presso la battaglia delle Termopili. "O viandante, annuncia agli Spartani che qui noi morimmo obbedienti al loro comando", si legge su un iscrizione nel cimitero di Muc Wa. Nel ruolo del protagonista, il cinico maggiore Barker, un grandissimo Burt Lancaster, anche co-produttore, definito dal Morandini come "un cervello in divisa".
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