Regia di Deniz Gamze Ergüven vedi scheda film
Bel film, davvero ben strutturato e girato. La storia è interessante e curiosa. Rivela molti aspetti di un mondo che ci sembra ormai remoto...
Un film decisamente interessante, che ricorda, non troppo da lontano "Il giardino delle vergini suicide". Mostra quello che accadeva da noi solo pochi decenni fa. Facile dire che si trattava di una pratica piuttosto tragica di far nascere nuove famiglie.
Ed è davvero tragica l'impossibilità di scegliere ed essere cotretti a vivere in casa propria come in una prigione.
Come tutte le tradizione un fondo di utilità c'è. Ma l'utilità non può sacrificare desideri ed aspettative delle persone. Vuol dire essere schiavi ed asserviti ad un regime ed a tradizioni che servono solo a procreare, ma non a creare vere e proprie famiglie. Almeno all'apparenza. Sono abbastanza persuaso che molte coppie poi funzionassero davvero. Quando ci si conosce così giovani e ingenui, non è improbabile possa accadere che ci si addomestichi a vicenda un po' alla volta.
L'attuale disordie sociale che sta conducendo la nostra società verso la scomparsa di coppie solide e matrimoni stabili non so davvero dire se sia una strada migliore. Forse lo struggimento in alcuni casi può anche essere superiore. La famiglia è spesso in crisi ed i motivi sono tanti, certamente non solo il disordine mentale e di valori che stiamo vivendo.
Starremo a vedere. Come sempre divago!!
Bel film, davvero ben strutturato e girato. La storia è interessante e curiosa. Rivela molti aspetti di un mondo che ci sembra ormai remoto, ma che sopravvive come un bastione di un'antica fortezza sferzata dai marosi e dal vento forte della ricvoluzione sociale. Poi sappiamo tutti come vanno le cose in Turchia. Lo stesso 'film' si sta allargando anche ad altre aree del pianeta e, francamente, mi sembra che la democrazia stia perdendo tanto terreno di anno in anno.
La povertà come strumento di controllo, assieme alle pandemie?
Mi chiedo davvero se sia stato girato in Turchia.
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