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Un bacio

Regia di Ivan Cotroneo vedi scheda film

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La recensione su Un bacio

di mm40
5 stelle

Lorenzo, ragazzino omosessuale orfano, viene adottato da una famiglia del nordest. A scuola non lega con nessuno, tranne Blu e Antonio, altri due adolescenti problematici. Il terzetto si consolida soprattutto in risposta all'avversione dei compagni e dei professori, ma ben presto emergono nuove difficoltà e il gruppo si scioglie in modo drammatico.

 

Un'opera adulta, la terza firmata da Ivan Cotroneo dopo La kryptonite nella borsa (2011) e il televisivo Il Natale della mamma imperfetta (2013); una pellicola ben architettata, solidamente costruita partendo dal romanzo omonimo dello stesso regista, che lo ha trasformato in sceneggiatura con l'aiuto di Monica Rametta, girata con mano ferma e soprattutto capace di raccontare la realtà contemporanea senza giri di parole, senza falsi moralismi, senza pietosi luoghi comuni. Opera adulta per il cinema italiano, si capisce, che non è abituato a mettere in scena personaggi come quello di Lorenzo, adolescente e omosessuale, con tanta naturalezza e tanta chiarezza come qui accade; la maturità del ragazzino si rispecchia in quella della scrittura del film, il cui apice - la scena madre nel finale - pecca forse di ingenuità (troppo esplicito, quasi gratuito), ma che per il resto racconta in maniera lineare e verosimile una vicenda di ordinaria brutalità e ignoranza, di incomprensione e sommessa violenza quotidiana. E la violenza più forte, più inarrestabile è quella del pensiero, dell'incapacità di accettare le altrui individualità quando spiccano rispetto al coro della massa: la morale è fin troppo evidente e a nulla serve la filippica di chiusura, nota retorica stonata nel complesso del film; è comunque una morale avanti anni luce rispetto alle solite banalità e alle solite censure autoimposte dal cinema nostrano. Non eccelso ma apprezzabile il cast, con al centro tre giovani interpreti (Rimau Ritzberger Grillo, Valentina Romani e Leonardo Pazzagli) e qualche nome noto in parti laterali: Simonetta Solder, Thomas Trabacchi, Giorgio Marchesi. 5/10.

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