Regia di Maurizio Lucidi vedi scheda film
Pellicola drammatica mascherata da thriller che ha come punti di forza una sceneggiatura (voto: 6.5) ordinata e senza buchi evidenti e delle interpretazioni di buon livello con un Tomas Milian (voto: 7+) sugli scudi sebbene non doppiato da Amendola e meno gigioneggiante del solito. Un po’ teatrale, ma comunque buona, la prova di Pierré Clementi. Come punti deboli si riscontrano una regia (voto: 6) che non offre sequenze memorabili e un’assenza di tensione che non permette all’opera di fare il salto di qualità. Il finale dovrebbe esser a sorpresa, ma in realtà è decisamente intuibile. Discrete le musiche di Bacalov (Voto: 7). Il soggetto, tra gli altri, è firmato dal regista Aldo Lado (“L’Ultimo Treno della Notte”, “La Corta notte delle bambole di vetro”). In definitiva una pellicola da riscoprire a cui manca quel pizzico per esser un grande prodotto di genere. Voto: 6.5
Buona.
Forse troppo teatrale.
Garanzia.
Nulla di eccezionale. Voto: 6
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