Regia di Federico Fellini vedi scheda film
Probabilmente il primo capolavoro di Fellini, un film dove l'elemento autobiografico è ancora forte, ambientato nella provincia romagnola tanto amata e contemporaneamente detestata dal riminese. Emerge il ritratto di una gioventu' alla deriva, senza sogni nè ideali, che può avere ispirato molti anni dopo anche Muccino per l'Ultimo bacio. Lo stile non si è ancora abbandonato ai deliri barocchi e visionari, e conserva una fluidità ammirevole, anche considerando la natura corale dell'opera. Tra le varie vicende quella più interessante è quella di Franco Fabrizi, un mediocre seduttore che si fa incastrare contro voglia nel matrimonio, mentre Sordi, pur bravo, resta un pò in ombra; anche il personaggio di Moraldo, interpretato da Franco Interlenghi, è più approfondito ed è quello in cui l'autore si rispecchia più da vicino. La scena del veglione in maschera è certamente da antologia, e non è l'unica. Pur essendo uno dei migliori film del maestro, oggi forse è un pò dimenticato, e meriterebbe di essere riscoperto dalle nuove generazioni. All'epoca vinse un Leone d'argento, e contribui' a imporre il nome del giovane regista. voto 9
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