Regia di Andrew Cividino vedi scheda film
FESTIVAL DI CANNES 2015 - LA SEMAINE DE LA CRITIQUE
LE GEANT ENDORMI, ovvero “il gigante addormentato”, si riferisce ad una alta parete rocciosa che si staglia a picco sulle rive di un lago in una zona di villeggiatura nell'Ontario.
In quella cittadina alle pendici del monte, durante un'estate un ragazzo sedicenne timido e di famiglia benestante, conosce due cugini in vacanza per l'estate dalla nonna.
I due sono caratterialmente più agitati e maneschi del ragazzo, che pare soccombere, salvo comunque diventarne amico ed invitarli nella sua bella casa.
Durante un giro in barca i tre scorgono la roccia e l'idea di sfidare l'ebbrezza del vuoto e aggiungersi ai pochi che hanno avuto il coraggio di tuffarsi da lassù in cima, risulta irresistibilmente attraente, specie per i due cugini scapestrati e imprudenti.
Intanto l'estate passa con i suoi momenti di quiete, con gli amori che nascono e le gelosie o frustrazioni che si portano dietro tra chi se li vede passare innanzi senza divenirne protagonista.
Per non parlare delle bravate, dei piccoli furti al supermercato d una cassa di birra che gettano nel panico l'equilibrio di una famiglia perbene almeno nell'apparenza, ma con crepe nascoste sottopelle che affiorano di sorpresa e senza avvisaglie.
Poi il giorno della sfida arriva, e dietro di lui la tragedia, inesorabile, imprevedibile, implacabile e definitiva.
Le géant endormi è un interessante racconto di formazione ed un'esperienza di regia che si fa notare per la limpidezza nella ripresa di volti freschi ed espressivi scelti con cura da un regista che non cerca a tutti i costi carinerie o stratagemmi scaltri per farsi apprezzare dalla massa.
Un film fresco che merita la vetrina, e pure la competizione “cannese” prima di affrontare l'avventura in sala.
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