Regia di Jacques Tourneur vedi scheda film
Lui, lei, un amica di lui... e un sortilegio fra i tre.
Che coraggio aveva Tourneur a raccontarci un fantasy thriller impensabile in un epoca blindata, azzardando ciò che nessuno osava : raccontare una potente metafora sulla pericolosità dell'amore, vissuto come una maledizione, quando tutti avevano negli occhi la lezione di " Via col vento"!!
Lo scontro fra ragione e follia, fra il raziocinio e ciò che sfugge alla logica sfocia in un attrazione fisica, una preponderanza materiale ed aliena, che evapora davanti ad ogni interpretazione e sfugge ad ogni tentativo di catalogazione.
Film esemplare per tensione narrativa, mistero e ambiguità. Bravissima la protagonista Simone Simon, ma il grosso del lavoro lo fanno il regista e il direttore della fotografia Musuraca, ( due scene da mandare a memoria: quella in piscina e il pedinamento di notte) che qualche hanno dopo lavoreranno di nuovo insieme in un noir epocale , "Le catene della colpa".
Un opera quasi funerea, pregna di ancestrali presagi e ataviche paure. 70 minuti sono pochi per scavare dentro i personaggi dirà qualcuno, be' i caratteri delle due donne sono incredibilmente sfaccettati, forse il marito poteva esser delineato meglio. Quisquilie comunque, davanti ad un piccolo grande cult movie.
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