Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
VOTO 6,5 RICONCILIATORIO Titolo riconciliatorio dell'immediato dopoguerra italiano, senza tracce di fascismo e troppo edulcorato per elevarsi oltre al classico caso di documento storico. Il disastro bellico viene consegnato ad un toccante momologo di De Filippo che paragona gli accadimenti ad un 'Diluvio' e alle immagini delle distruzioni di Cassino, ma l'analisi storico-politica finisce lì. Mattoli sceglie il registro melodrammatico e buonista dell' "italiani brava gente", con un'ambientazione reale ma 'rinchiude' il trauma di un'intera nazione nella crisi di una coppia, l'intimismo è la chiave di volta della visione d'insieme del regista. Roma non subisce i bombardamenti come il resto d'Italia ma il dolore supera la dimensione fisica invadendo quella interiore. Così la traccia moralista condanna e poi resuscita l'ottima Alida Valli senza mai mostrare la causa (il ricco approfittatore) e l'effetto (il processo), rimarcando il principio ristretto del nucleo familiare nel messaggio d'autore. La regia c'è e si vede ma si poteva e si doveva osare di più.
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