Dopo anni di assenza, un reduce dalla prigionia (Giachetti) ritrova la serenità dell'esistenza con la moglie (Valli) e il figlio. Ma durante la lontananza del marito la donna ha attraversato un momento drammatico che giunge ora alla sua tragica conclusione. L'uomo trova però la forza di perdonare e di ricongiungersi alla sua donna. Melodramma retorico ma anche assolutamente sincero, a partire dalla dura realtà del dopoguerra ma con affondi patetici (e musica di Chopin in colonna sonora). Il meglio è dato dalla presenza della coppia Giachetti-Valli.
Il miglior film di Mario Mattoli. Dinamica sintesi tra il racconto storico e il melodramma, la regia suscita con affabilità di genio il clima epocale ma distillando nei personaggi elementi di destino di valore universale.
Melodramma efficace con cui M. Mattoli volge il suo sguardo non solo ai reduci di guerra ma anche a chi è rimasto a casa. Alida Valli sublime conquista anche Hollywood, ma bella parte anche per P. De Filippo che ricorda come a volte "ci vuole più coraggio a perdonare che a scappare via." Impressionanti le immagini di Cassino distrutta dalla guerra.
Prima del neorealismo ufficiale, prove (poco) tecniche di un movimento destinato a strano destino (il nostro vestito buono, come disse qualcuno più competente di me). La vita ricomincia dice forse molte più cose dell’immediatissimo dopoguerra italiano di un qualunque altro studio sociologico.
Malgrado sia filtrato attraverso un impianto che più melodrammatico… leggi tutto
Ibrido fra neorealismo e melodramma, questo La vita ricomincia è un'opera atipica per Mattoli, specialista di commedie (di lì a poco diverrà uno dei principali registi di film con Totò) eppure perfettamente a suo agio con tematiche angoscianti e toni lacrimogeni. Fra i pregi da ricordare ci sono una solida sceneggiatura scritta proprio dal regista in coppia con Aldo… leggi tutto
«Franz, non siamo più a Venezia» e noi invece siamo ancora qua, a ricordare colei che più d’ognuna fu la bellezza, quando «la bellezza convulsiva sarà…
VOTO 6,5 RICONCILIATORIO Titolo riconciliatorio dell'immediato dopoguerra italiano, senza tracce di fascismo e troppo edulcorato per elevarsi oltre al classico caso di documento storico. Il disastro bellico viene consegnato ad un toccante momologo di De Filippo che paragona gli accadimenti ad un 'Diluvio' e alle immagini delle distruzioni di Cassino, ma l'analisi storico-politica finisce lì.…
Intenso, una bella storia, buoni sentimenti e un ritratto credibile dell'Italia che esce dalla guerra con la voglia di voltare pagina. Il personaggio del borsaro nero mi ha strappato un paio di risate da segnarsele. Eduardo sempre un piacere da vedere. Splendida e brava la Valli.
Prima del neorealismo ufficiale, prove (poco) tecniche di un movimento destinato a strano destino (il nostro vestito buono, come disse qualcuno più competente di me). La vita ricomincia dice forse molte più cose dell’immediatissimo dopoguerra italiano di un qualunque altro studio sociologico.
Malgrado sia filtrato attraverso un impianto che più melodrammatico…
Ibrido fra neorealismo e melodramma, questo La vita ricomincia è un'opera atipica per Mattoli, specialista di commedie (di lì a poco diverrà uno dei principali registi di film con Totò) eppure perfettamente a suo agio con tematiche angoscianti e toni lacrimogeni. Fra i pregi da ricordare ci sono una solida sceneggiatura scritta proprio dal regista in coppia con Aldo…
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Commenti (2) vedi tutti
Il miglior film di Mario Mattoli. Dinamica sintesi tra il racconto storico e il melodramma, la regia suscita con affabilità di genio il clima epocale ma distillando nei personaggi elementi di destino di valore universale.
commento di feliniMelodramma efficace con cui M. Mattoli volge il suo sguardo non solo ai reduci di guerra ma anche a chi è rimasto a casa. Alida Valli sublime conquista anche Hollywood, ma bella parte anche per P. De Filippo che ricorda come a volte "ci vuole più coraggio a perdonare che a scappare via." Impressionanti le immagini di Cassino distrutta dalla guerra.
commento di degoffro