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La vita provvisoria

Regia di Vincenzo Gamna vedi scheda film

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La recensione su La vita provvisoria

di mm40
3 stelle

In un mondo sempre più robotico e orientato verso lo spazio cosmico, ecco una manciata di storie di provvisoria quotidianità, quella che non finisce sui giornali. Un giovane contadino stermina la famiglia che gli vieta di andare a cercar fortuna in città; un anziano compra un lotto sulla Luna; a un casting cinematografico si presentano due sorelle, sfiorite zitelle, pronte a tutto pur di ottenere la parte; una suora su un pedalò finisce inavvertitamente in mare, e le sarebbe proibito: ma, quanto è peggio, la ragazza ammette di essersi tuffata apposta, essendo quel giorno il suo diciottesimo compleanno; un impiegato ministeriale si danna l'anima alla ricerca di una bustarella perduta per uffici...


Questa pellicola è un esperimento a cavallo tra la commedia a episodi, tanto popolare dalle nostre parti all'epoca, e l'ancor più famoso e/o famigerato mondo movie, quel genere di film che raccontava le assurdità e le follie estreme attorno al mondo con un taglio documentaristico e un commento fortemente scandalistico. Qui la voce off c'è, tanto per capirci, ed è nientemeno che quella di Corrado (Mantoni), che collega un segmento di film all'altro con qualche rapida e generica constatazione. Quel che meno ci si sarebbe potuto aspettare in un prodotto di siffatta natura è però la varietà di toni tra i vari cortometraggi che lo compongono: alcune storie sono drammatiche, altre apertamente comiche, c'è il racconto rosa/sentimentale e il bozzetto – esercizio di stile (l'episodio delle suore). Il tutto recitato da un cast composto quasi interamente da attori non professionisti, e spesso si può notare bene, con la presenza anche di qualche interprete professionale: Paola Pitagora, Paolo Graziosi, Charles Lavialle, Yves Barsacq, Maria Antonietta Beluzzi. La regia è interamente accreditata sui titoli di testa a Vincenzo Gamna, ma in rete si sostiene un po' ovunque che uno degli episodi sia stato girato da Enzo Battaglia; sempre sui titoli della pellicola figura la 'collaborazione artistica' per la regia da parte del fotografo inglese Chris(topher) Broadbent, che è anche sceneggiatore del lavoro insieme a Gamna e a Giorgio Prosperi. In definitiva il risultato è piuttosto altalenante, con alcune parti più godibili e altre meno, e più in generale pochi argomenti degni di nota. 3/10.

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