Regia di Alberto Negrin vedi scheda film
Una bambina viene uccisa e il commissario Matthäi, sconvolto, fa una promessa molto precisa ai genitori della piccola: li vendicherà a ogni costo, troverà il colpevole e lo assicurerà alla giustizia. Il poliziotto però ignora che, per quanto possa arrovellarsi sul caso, la sua indagine risulterà comunque vana: il destino è sempre una mossa avanti a lui.
Una trama cervellotica alla Durrenmatt, trasposta per il piccolo schermo con una sceneggiatura di Gianfranco Galligarich: La promessa è un bel prodotto televisivo, di certo qualitativamente sopra alla media già all'epoca - quando ancora per le pellicole licenziate dalla Rai un minimo di competizione e di aspettative c'erano - e oggi come oggi da rivalutare assolutamente. Non è un caso che dietro la macchina da presa ci sia Alberto Negrin, regista mai scontato e da ormai un decennio, cioè dai suoi esordi, legato al nome dell'emittente nazionale; La promessa peraltro è girato in forma e con mezzi cinematografici, risultando perciò distante anni luce dall'idea di fiction televisiva che di lì a poco avrebbe preso piede sui nostri teleschermi. Anche a livello di cast il film si sa difendere: fra gli interpreti si possono infatti annoverare Raymond Pellegrin, Macha Meril, Rossano Brazzi, Erika Beltrami e Bruno Corazzari; ma il plusvalore all'opera lo offre naturalmente il materiale narrativo di qualità, che mescola sapientemente la tensione gialla del poliziesco al brivido rosso sangue del thriller, con una impagabile nota di macabro sarcasmo di sottofondo. Ben altri livelli rispetto al film omonimo che Sean Penn girerà una dozzina di anno più tardi. Superlavoro in quel 1979 per Negrin, che girava - sempre per la Rai - anche Volontari per destinazione ignota e Il delitto Notarbartolo, scegliendo sempre soggetti lontani dal puro e semplice disimpegno. 5,5/10.
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