Nel 1920 il maggiore Dellaplane è incaricato di identificare i caduti francesi senza nome del recente conflitto; il Governo, nel frattempo, deve scegliere il milite ignoto da onorare. Irène sta cercando la salma del marito disperso. Tra lei e Dellaplane, così diversi e in un primo tempo ostili, nascerà un'intesa che solo due anni dopo (forse troppo tardi) il disilluso ufficiale si deciderà ad ammettere. Intensa interpretazione di Sabine Azéma e di Noiret in questo doloroso ritorno alla normalità del dopoguerra.
La guerra finisce quando nessuna morte rimane senza nome. Questo è il teorema di fondo di "La vita e niente altro", un film che parla della difficoltà di ripristinare l'agognata normalità dopo che le trincee sono piene di croci da disseppellire. Diretto con maestria da Bertrand Tavernier, un autore che usa spesso soffermarsi su storie di retrovia.
Uno dei capolavori di Bertrand Tavernier. Settima riuscitissima collaborazione tra il regista e Philippe Noiret, più carismatico che mai. Un manifesto antimilitarista universale.
E’ il film che sceglierei oggi, a cento anni di distanza, per raccontare ad un giovane quali furono gli strascichi della Prima Guerra Mondiale nella società civile e militare. Questo acuto racconto di Bertrand Tavernier, benché si svolga due anni dopo la fine del conflitto, è paradossalmente un film bellico. La guerra è onnipresente attraverso le sue cicatrici:… leggi tutto
Mi conforta scrivere queste righe in un sito i cui utenti appaiono concordi nell’esprimere valutazioni e opinioni lusinghiere sull’intera opera di… segue
E’ il film che sceglierei oggi, a cento anni di distanza, per raccontare ad un giovane quali furono gli strascichi della Prima Guerra Mondiale nella società civile e militare. Questo acuto racconto di Bertrand Tavernier, benché si svolga due anni dopo la fine del conflitto, è paradossalmente un film bellico. La guerra è onnipresente attraverso le sue cicatrici:…
"Mi piacerebbe tanto rivederlo, ma non esiste più in commercio..."
"Ce l'avevo registrato, ma sarebbe bello se lo pubblicassero finalmente in dvd..."
"L'ho visto una volta in televisione quando ero piccolo e…
Playlist inevitabile e quasi doverosa ad un secolo dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, soprattutto per un utente ultrasessantenne i cui due nonni furono inevitabilmente sbattuti senza sapere perché…
Rec breve
Straordinaria e lucidissima opera antimilitarista di Bertrand Tavernier che compensa una certa lentezza narrativa, tale da rendere il ritmo leggermente faticoso, soprattutto nella parte centrale, e una qua e là sottile freddezza emotiva, con una potenza morale raramente vista al cinema e perfettamente incarnata dal personaggio di Dellaplane, il solito gigantesco Philippe…
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Commenti (2) vedi tutti
La guerra finisce quando nessuna morte rimane senza nome. Questo è il teorema di fondo di "La vita e niente altro", un film che parla della difficoltà di ripristinare l'agognata normalità dopo che le trincee sono piene di croci da disseppellire. Diretto con maestria da Bertrand Tavernier, un autore che usa spesso soffermarsi su storie di retrovia.
commento di Peppe ComuneUno dei capolavori di Bertrand Tavernier. Settima riuscitissima collaborazione tra il regista e Philippe Noiret, più carismatico che mai. Un manifesto antimilitarista universale.
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