Regia di Frank Capra vedi scheda film
Quand’ero ragazzo, non passava un Natale senza che vedessi questo film. A quel tempo mi limitavo ad apprezzarne i buoni sentimenti e l’ottimismo di fondo: non conoscevo ancora Capra e non potevo sapere che si trattava della faccia nascosta del suo cinema, quella nera. Altri suoi film possono in effetti essere considerati, almeno superficialmente, favole a lieto fine: ci sono sempre antagonisti stupidamente malvagi, ma vengono sconfitti (Arriva John Doe) o addirittura si convertono al bene (L’eterna illusione, Mr. Smith va a Washington). Qui no, qui il male viene mostrato in tutta la sua spietatezza e senza nessun tentativo di edulcorarlo: alla fine il signor Potter rimane ciò che è sempre stato, ossia uno Scrooge la cui durezza di cuore non viene scalfita nemmeno dal clima natalizio; si tiene i soldi rubati, non viene punito (come succede nella realtà, insomma) e si presume che continuerà a insidiare la felicità dei nostri eroi. La Pottersville in cui si trasforma Bedford Falls è un mondo da incubo (e sottolineo: se non ci fosse quel libro sotto l’albero di Natale potrebbe davvero essere tutto un incubo, alla fine James Stewart si ritrova nello stesso luogo in cui era cominciato), senza un briciolo di calore umano, senza nessun rifugio: niente madri né figli né mogli, niente amici a cui chiedere un aiuto o almeno una parola di consolazione. È impressionante che a far pendere la bilancia da una parte o dall’altra sia l’esistenza di una sola persona, ed è una lezione per tutti: la nostra vita, se anche non è proprio meravigliosa, può almeno essere importante, i nostri gesti quotidiani possono avere conseguenze che non siamo in grado di calcolare. Capra non dice che il male non esiste: dice che possiamo mitigarne gli effetti attraverso la solidarietà reciproca. Soltanto dopo che Stewart si rende conto dell’importanza delle cose che ha sempre fatto senza pensarci, non prima, può arrivare per lui anche la salvezza economica; ma l’essenziale è che abbia già scoperto che la propria vita ha un senso e che sia disposto ad accettare tutto, bancarotta e carcere e separazione dalle persone amate.
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