Regia di Frank Capra vedi scheda film
Uno dei principali capolavori del cinema. Commedia romantica con tanti buoni sentimenti, con cui Frank Capra fornisce il suo "senso della vita".
George Bailey è un gentiluomo americano pieno di sentimenti, con tanta voglia di vivere ed una vita che sembra, dopo diverse peripezie, girare per il verso giusto sotto tutti i punti di vista. Eppure la sera di Natale George è su un ponte e sta per farla finita. Le preghiere dei suoi cari convincono i “superiori” a mandare un angelo a redimerlo. George capirà l’importanza della vita e il lieto fine sarà da antologia.
Frank Capra dà corpo al “senso della vita”. “It’s a wonderful life”, oltre ad essere un film di una bellezza abbacinante, è capace di mettere insieme numerose istanze vitali, creando un apologo sulla vita e sulla sua importanza. Il rapporto tra uomo ed ambiente, la dicotomia tra ambizione e senso del dovere del protagonista, nonché il fondante ruolo dell’esistenza in sé rappresentano tematiche mai trattate in maniera così superba.
La sceneggiatura colpisce per la straordinaria incisività e per lo stile con cui le numerose tematiche sono trattate. “La vita è meravigliosa” eccelle sul versante drammatico e su quello brillante, concomitanza piuttosto rara, specie per i film dell’epoca. Merito certamente di James Stewart, immenso mattatore di una parabola che lo vede un protagonista intenso dalla presenza stentorea. Ma grande valore all’aura mitologica che contorna questa pellicola è da attribuirsi alla sceneggiatura, capace di essere moderna e brillante (il dialogo tra gli angeli dell’inizio ne è un esempio). In particolare l’intreccio prevede una forma piuttosto archetipica di analessi, rappresentata dal lunghissimo flashback (praticamente quasi tutto il film) che segue la scena madre mostrata all’inizio, ripresa poi nello struggente finale.
Tecnicamente gradevole (bianco e nero patinato), scritto benissimo, interpretato alla grande. Un film splendido ed un capolavoro inarrivabile.
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