Regia di Frank Capra vedi scheda film
Un evergreen. Ma anche uno dei film che hanno procurato a Capra la nomea di "regista del lieto fine" (come se le commedie degli altri registi finiscano in maniera tragica...). Le accuse di buonismo sono quanto di piu' meschino si possa rivolgere a un film come questo. E' un film dickensiano, ben consapevole, cioe', delle problematiche sociali e aspramente critico nei confronti di certi loschi figuri (la rappresentazione dell'arrogante tycoon Potter e' assolutamente impietosa). Ma e' anche un inno quasi chapliniano all'idealismo, alla solidarieta', all'utopia. In fondo, si tratta di una favola quotidiana, o di un incubo che si riversa in Sogno. Un film umanista, profondo, commosso. James Stewart raggiunge forse l'apice della sua straordinaria carriera: la sua performance e' inimitabile. L'influenza di questo film si avverte ancora oggi (vedi i fratelli Coen, ad esempio).
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