Regia di Dalibor Matanic vedi scheda film
Tre declinazioni di un amore interetnico colto attraverso tempi e modi diversi. Bello, pulito, tenero ma stroncato sul nascere; aspro, pieno di rancore indiretto, da sfogare con un unico furioso amplesso carnale; dolorosamente risentito eppure disposto al perdono. Le tragiche conseguenze del conflitto serbo-croato (solo suggerrito) emergono dagli edifici fatiscenti, di cui s'intravede la difficile ricostruzione per una nuova gioventù libera di viverli, anche trasgredendo. Gli sbalzi umorali dei protagonisti, combattuti tra cuore e ragione, trovano riscontro nel paesaggio di questo trittico sociale, interpretato dalla medesima coppia in cui si distingue Tihana Lazovic, che per aspetto e bravura ricorda Isabelle Huppert e Sandrine Bonnaire a inizio carriera.
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