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Rams - Storia di due fratelli e otto pecore

Regia di Grímur Hákonarson vedi scheda film

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La recensione su Rams - Storia di due fratelli e otto pecore

di EightAndHalf
7 stelle

Dal podio dell'Un Certain Regard di Cannes 2015 giunge il curioso Rams, islandese poemetto sulla fratellanza e sull'isolamento, che cauto e singolare dimostra come il Cinema possa davvero parlare di tutto. Sebbene la storia si limiti a poche situazioni (un morbo appesta gli ovini di una valle montana, e due fratelli da anni in astio reciproco sono costretti a sopprimere le proprie pecore), la regia "calma", serena, ma non minimalista, di Hakonarson, riesce a tenere sul chi vive per tutta la durata della pellicola senza momenti di stanca, nonostante non si disdegnino silenzi, sguardi contemplativi su paesaggi sempre più innevati (il climax, anche climatico, serpeggia sotto la pelle filmica superficiale) e ridondanze che diano l'idea della vita sempre uguale di questi uomini che faremmo fatica a immaginare veri, vista la loro ostinazione e la loro insistenza in tali luoghi sperduti. Le interpretazioni dei due protagonisti risultano accurate, e dànno spessore a personaggi che riescono a venir fuori, nella loro "semplice" complessità provinciale, dalla scorza ruvida delle immagini, una scorza che non si potrebbe dire nuda e cruda, ma che di fatti può definirsi realistica, se non naturalistica. Personaggi importanti, come suggerisce il fastidioso sottotitolo italiano, sono gli ovini, che troneggiano in numerose sequenze insieme al fedele cane da pastore, a lasciarci intendere quanto essi siano importanti per la vita dei due uomini e degli altri membri della comunità. La linearità della trama non rende il film immediato, né si può mai prevedere come la vicenda possa concludersi: basti sapere che quando il finale sembra rasentare il mélo, i titoli di coda intervengono a fare da chiusa a un piccolo film coraggioso nel suo porsi, e inimitabile, diverso da tutti i prodotti provenienti dal Nord Europa (pensiamo al recente In ordine di sparizione, o anche all'interessante Forza maggiore) che spesso tentano maldestramente la strada del grottesco per farsi apprezzare da palati alla ricerca di originalità. 

 

Rams non si scorda per la sua scioltezza, che corrisponde miracolosamente a una commovente genuinità dello sguardo, e poco importa che in qualche modo la giostra di personaggi sia disposta secondo canoni che siano al servizio dello sviluppo narrativo (come già detto, essenziale), alla fine si riesce a comunicare la volubilità della natura umana, la sua crisi quando viene a mancare una certezza primaria (per quanto essa possa essere la più immediatamente insolita), e la necessità, a volte, del più improbabile compromesso. 

 

locandina

Rams - Storia di due fratelli e otto pecore (2015): locandina

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